MOSCA, 16 LUG - Due procedimenti sono stati aperti nei confronti dei quattro membri del gruppo punk Pussy Riot che, travestiti da agenti di polizia, hanno invaso il campo durante la finale dei Mondiali. Rischiano fino a 15 giorni di reclusione per 'violazione delle regole di comportamento del pubblico durante manifestazioni sportive' e 'utilizzo illegale di uniformi di polizia'. Come ha raccontato un rappresentante del gruppo punk, i protagonisti dell'azione di protesta sono entrati nello stadio con regolari biglietti. Dopo aver indossato le uniformi da poliziotto, hanno ingannato gli steward e sono riusciti a raggiungere il bordo del campo. L'azione, rivendicata immediatamente da Pussy Riot, era una protesta contro le repressioni politiche in Russia. Tra le richieste dei manifestanti figuravano 'la liberazione dei prigionieri politici' e 'la libera concorrenza politica nel Paese'.