ROMA, 17 LUG - "Ho passato un'estate orribile, di inferno, a giustificarmi anche in lacrime con i miei figli: ho 36 anni e sono oramai vicino alla fine della mia carriera, non voglio chiuderla con una macchia come questa, sono accuse che non mi appartengono". Lo ha detto Emanuele Calaiò, in una dichiarazione spontanea al Tribunale Figc, nel corso del processo al Parma per tentato illecito sportivo: per il giocatore la Procura federale ha chiesto 4 anni di squalifica.