ROMA, 17 LUG - Da parte dei giocatori dello Spezia
che ricevettero i messaggi whatsapp di Calaiò non ci fu nessuna
percezione di un tentativo di illecito. Lo sostiene
l'avvocato Eduardo Chiacchio, difensore del Parma. Nel
suo intervento davanti al Tribunale Figc l'avvocato ha
sottolineato anche che i due che ricevettero i messaggi, Da Col
e Terzi, non ebbero l'impressione di essere stati oggetto di una
proposta illecita, tanto è vero - ha aggiunto Chiacchio - che
lo Spezia nella sua informativa alla Procura della Federcalcio
non parlò di denuncia ma di semplice comunicazione.
L'avvocato ha inoltre sottolineato che fra la data della
comunicazione alla Procura, cioè il 14 maggio, e l'apertura
dell'indagine (4 giugno) passarono 21 giorni. "A dimostrazione -
ha sostenuto - che nemmeno essa stessa aveva immediatamente
rilevato la volontà di illecito" nei messaggi. Chiacchio ha
infine stimato che la sentenza potrebbe essere emessa tra la
fine di questa settimana e l'inizio della
prossima.
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