ROMA, 9 AGO - Ha iniziato con Real B, poi è passato al
Lausanne-Sport, ora giocherà nel Rayo Majadahonda, nella Segunda
spagnola. Con quel cognome pesante che si porta dietro, Enzo
Zidane, 23enne figlio di Zinedine, sa che è arrivato al bivio:
"La pressione ce l'ho da quando ero piccolo e sarà sempre così,
non cambierà mai - si confessa a 'Marca' - ma cerco di astrarmi
e di concentrarmi sull'essere il miglior Enzo possibile. Le
persone ti paragonano, ti criticano, dicono che sei lì perché
sei un figlio di... ma cerco di non pensarci. La cosa più
importante è che la mia famiglia sia orgogliosa di me. Penso
solo a crescere come Enzo e basta", aggiunge il 'figlio d'arte'
che definisce il Real "la squadra migliore del mondo dove è
molto difficile trovare spazio, ma la vita di un giocatore è
così e penso che il calcio finisca per metterti al tuo posto se
lavori bene". Anche suo fratello più piccolo, Luca adesso si
trova nella stessa situazione e, dice Enzo "anche lui si
dovrebbe trovare la soluzione migliore il prima possibile".
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