ROMA, 03 SET - "La convocazione di Mandragora in
Under 21 non è una punizione. Il ragazzo dovrà gestire in
maniera diversa quello che è accaduto, perché è il capitano e
non è il massimo d'esempio per quello che ha fatto. Ma non ha
fatto niente di male, perché le sue imprecazioni non erano
rivolte a nessuno in particolare. Ma l'Under 21 non è stata una
punizione, mi sono confrontato a lungo con Mancini su tutti i
ragazzi dell'under e abbiamo valutato di farlo venire in Under".
Lo dice il tecnico della nazionale Under 21, Luigi Di Biagio,
giustificando la convocazione di Rolando Mandragora, capitano
degli Azzurrini, squalificato in Serie A per una giornata dal
giudice sportivo per essersi reso protagonista di reiterate
espressioni blasfeme colte dalle telecamere durante la partita
Udinese-Sampdoria.
"Certo - ha aggiunto Di Biagio in conferenza stampa - non è
il massimo quello che ha fatto, ma se avessimo voluto punirlo lo
avremmo lasciato a casa".
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