ROMA, 4 SET - "Bisogna avere un po' di equilibrio in
questi casi: quando ci si ritrova da una parte diventa facile
fare certe considerazioni in virtù del fatto che dall'altra
parte c'è qualcosa che non ti torna o non ti fa comodo. È un po'
il gioco delle parti": così l'ex ct Roberto Donadoni sullo
scarso utilizzo dei giocatori italiani in Serie A denunciato dal
ct Mancini. "Bisogna sapersi calare in entrambe le situazioni -
sottolinea Donadoni - Se si vuole far pensare di far crescere un
movimento non bisogna pensare esclusivamente ai propri
interessi. Se sono un allenatore di club devo pensare a far
vincere la mia squadra e quindi faccio giocare quelli che
ritengo mi diano più garanzie, che siano italiani o stranieri
poco importa. Facendo questo è chiaro che la coperta è sempre
corta e far crescere un movimento e dei giocatori diventa un po'
complicato. Se si dà spazio ai giovani e poi questi sbagliano e
si perdono le partite, arrivano le critiche".
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