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Zanetti, italiani? Gioca chi è più bravo

ROMA, 4 SET - "Dopo la mancata qualificazione al
Mondiale occorre fare un lavoro che possa far crescere i giovani
italiani, Mancini è certo la persona adatta per questo percorso.
Ma in campionato, indipendentemente dalla nazionalità, penso che
debba essere premiato il talento, in sostanza gioca chi è più
bravo". Javier Zanetti, bandiera dell'Internazionale di Milano,
come la chiamavano i radiocronisti dell'Eiar, interviene con
l'Ansa sul dibattito aperto dal ct azzurro. E lo fa rispettoso
della storia del suo club aperto al mondo. "La nazionale
italiana - prosegue Zanetti, in viaggio per Firenze, dove
riceverà il premio Nereo Rocco alla carriera - deve ripartire e
ha bisogno dei migliori giocatori giovani. Serve trovare il
giusto mix. Siamo tutti contenti se ci sono più giocatori
italiani bravi che scendono in campo: questo valorizza il
settore giovanile dei club". Un parallelo con l'Argentina? "A
differenza dell'Italia, si è qualificata per il Mondiale, ma in
Russia non ha fatto bene. Ora serve progetto a lungo termine".

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