Mercoledì 09 Ottobre 2024

Regole per baby miss e giovani artisti, arriva un ddl

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Pitti Bimbo in Florence - © ANSA
Pitti Bimbo in Florence - © ANSA

(di Daniela Giammusso) - Bambine piccolissime agghindate come adulte, costrette a turni di lavoro massacranti. Piccoli lasciati senza acqua e allontanati dai genitori, contravvenendo ad ogni norma. E' il mondo da incubo raccontato nel libro-inchiesta di Flavia Piccinni, 'Bellissime.  Baby miss, giovani modelle e aspiranti lolite' (ed. Fandango), alla base dell'interrogazione parlamentare e del disegno di legge presentato dalla senatrice di Alternativa popolare Fabiola Anitori sulla tutela dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza in attività di carattere culturale, artistico, sportivo o pubblicitario e nel settore dello spettacolo. A raccontarlo, la prima firmataria insieme a Dacia Maraini, alla editor di Fandango Tiziana Triana e alla presidente del Telefono Rosa Maria Gabriella Carnieri Moscatelli, alla Sala Nassiriya del Senato,  in occasione della Giornata Mondiale dei diritti delle bambine e delle ragazze dell'11 ottobre. "La mia inchiesta - spiega la Piccinni - è partita nel 2013, quando in un albergo di Prato mi ritrovai davanti a una passerella impressionante e bimbe di 4-6 anni truccatissime costrette a sfilare". Da lì la scoperta di un universo pericoloso anche "per l'immaginario di stereotipi di genere che crea e che finisce a pioggia su tutti i bambini e genitori. Senza contare poi il mondo parallelo della pedofilia".
    Punta dell'iceberg "è Pitti Bimbo - prosegue la Piccinni - con il suo business da 2,7 miliardi di euro, fitting massacranti, mamme che si definiscono manager". E l'offerta è in aumento continuo.

"In Italia esistono 7 agenzie importanti specializzate, quasi tutte e Milano. Ognuna conta da 100 ai 300 bambini. L'aumento dell'offerta poi ha fatto crollare i compensi: 100-200 euro netti per una sfilata a Pitti Bimbo, 200-500 per uno spot, solo 30 euro per un redazionale pubblicitario. Il tutto a tempo, perché appena superi il metro e 20 centimetri ti buttano fuori".
    "Con il nuovo ddl - spiega la senatrice Anitori - aggiorniamo norme ormai datate (Legge 17 ottobre 1967, n. 977 ndr). Per primo, diminuiamo le ore di lavoro, divise per fasce: massimo due al giorno fino a 3 anni; 3 ore fino ai 6; e 5 ore tra 6 e 11 anni. Fino a 6 anni, poi, il bambino non può essere truccato.
    Chiediamo la presenza in loco di un pediatra e di uno psicologo infantile e, tra le condizioni di lavoro, abbassiamo il limite massimo dei decibel utilizzabili. E' difficile che il ddl riesca a completare l'iter, forse non riusciamo nemmeno a farlo incardinare prima della fine della legislatura, ma intanto rimarrà agli atti. E' un piccolo mattoncino per il futuro. Se verrò rieletta me ne farò carico nuovamente, altrimenti, altri senatori o deputati, potranno riprenderlo, implementarlo e presentarlo a loro nome".
    "Libri e politica dovrebbero conoscersi meglio e incontrarsi più spesso - commenta Dacia Maraini - La discriminazione esce dalla porta ed entra dalla finestra, creando stereotipi che si diffondono secondo cultura e tecnologie, come l'ipersessualizzazione. Io credo si tratti davvero di fare 'resistenza'".
   

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