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Il diesel pulito esiste, solo un decimo future emissioni NOx

(di Andrea Silvuni) (ANSA) - STOCCARDA, 27 APR - Lo sforzo sostenuto da Bosch - l'azienda che nel 1922 ha permesso il primo sviluppo dei motori creati da Rudolf Diesel e che, negli Anni '90, ha fatto entrare nella sua seconda vita il propulsore a gasolio perfezionando e industrializzando il sistema Common Rail - è comprensibile: dare un nuovo futuro a questo motore che, dal punto di vista del rendimento energetico è al top nelle applicazioni automotive, truck e movimento terra.

Sfruttando la profonda conoscenza del funzionamento dei diesel e gli enormi investimenti che vengono destinati ogni anno all'innovazione, Bosch è riuscita in pochi anni a portare su strada un motore 'verde' che era già nei cassetti (o meglio degli hard disk) dei progettisti da diverso tempo. Ora una flotta di Volkswagen Golf circola in Germania per completare il passaggio di questo motore dalla sperimentazione alla industrializzazione, e portare così una vera e propria 'rivoluzione' in questo ambito.

ANSA ha avuto la possibilità di guidare una di queste auto - facilmente riconoscibile per la presenza in coda di una grande 'scatola' del valore di 150mila euro che analizza in diretta le emissioni dallo scarico - sulle strade di Stoccarda, ritenuta a ragione una delle città tedesche più problematiche dal punto di vista dell'inquinamento. E il test, oltre a confermare la perfetta funzionalità di questo 4 cilindri 1.7 (valori scelti proprio per ottenere i migliori risultati operativi) che ha un comportamento identico agli altri diesel Vw di attuale generazione, ha stupito invece per i valori osservati, in tempo reale, su un display davanti al guidatore. Le soluzioni adottate da Bosch permettono di ridurre drasticamente le emissioni di ossidi di azoto (NOx) dei veicoli non solo da rispettare già oggi i valori limite futuri (quelli del 2020) ma anche da restare quasi a un decimo da quanto previsto - 13 mg/km di NOx rispetto al target di 120 mg/km - anche quando il test per rilevare le emissioni reali di guida (Real Driving Emissions) viene reso ancora più severo dal peso trasportato a bordo (nella Golf c'erano 4 persone) e dalle caratteristiche del percorso. Gli ingegneri Bosch hanno ottenuto questo risultato migliorando tecnologie già esistenti senza fare ricorso a componenti aggiuntivi, che farebbero lievitare i costi. ''Siamo in grado di spostare i limiti per quanto è tecnicamente possibile - ha detto il Ceo del Gruppo Bosch Volkmar Denner - grazie alle nostre ultime innovazioni tecnologiche il motore diesel diventerà una soluzione a basse emissioni economicamente vantaggiosa''. Tre i punti chiave su cui hanno lavorato gli esperti del colosso tedesco dell'high tech automotive: un innovativo impianto d'iniezione del gasolio; la posizione dei sistemi di post-trattamento dei gas di scarico rispetto alle camere di combustione e l'introduzione di un dispositivo di management delle temperature del motore, scarico compreso. Questa centralina, quando serve, può far rientrare i gas roventi per sfruttarne la potenzialità termica e mantenere sempre i dispositivi di post-trattamento ad un livello di surriscaldamento ideale per il funzionamento pulito. ''Per abbattere così drasticamente gli NOx - ha spiegato ad ANSA Rolf Bulander, Ceo della divisione Mobility Solutions di cui fa parte il settore Powertrain - era fondamentale avere sempre la massima temperatura nel Denoxtronic (il dispositivo che utilizza il liquido AdBlue ndr) e nel catalizzatore SCR. E lo abbiamo ottenuto riciclando una cosa che veniva buttata via: i gas di scarico già trattati. Servono per mantenere molto caldi questi elementi, e lo fanno con costo zero''. Presto queste soluzioni green per il diesel entreranno a far parte delle forniture ai grandi costruttori di auto, ma non per questo alla Bosch si smetterà di lavorare sui nuove generazioni di motori. L'azienda - come ha dichiarato Denner - si propone un obiettivo ambizioso: i nuovi motori diesel e a benzina non dovranno più emettere quantità significative di particolato e ossidi di azoto nell'atmosfera. Anche a Neckartor, l'incrocio di Stoccarda considerato il più inquinato di tutta la Germania, in futuro non dovrà essere rilevato più di un microgrammo per metro cubo di ossidi di azoto, cioè un quarantesimo (ovvero il 2,5%) del valore limite di emissioni attuali, pari a 40 microgrammi per metro cubo. (ANSA).

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