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Seat ha ridotto del 35% il proprio impatto ambientale

ROMA - Gli spagnoli della Seat hanno annunciato di aver raggiunto una riduzione del 35,5% dell'impatto ambientale della propria fabbrica di Martorell, rispetto al valore di sette anni fa. Il risultato è stato ottenuto grazie all'adozione di varie soluzioni ''green'', tra cui un'ampia superficie di pannelli fotovoltaici, camini ad elevata efficienza che permettono di contenere i consumi energetici e l'utilizzo di pavimenti ''fotocatalitici'', in grado di catturare i famigerati NOx. Il prossimo obiettivo dell'azienda iberica del gruppo Volkswaghen è arrivare a un valore del 50% entro il 2025. Nel 2017 il Costruttore ha investito 6 milioni di euro per progetti di sostenibilità: ''Rispetto alla media dei consumi dei produttori del settore in Europa - chiarisce una nota diffusa dall'azienda - Seat consuma circa la metà dell'energia e il 23% in meno di acqua per produrre una vettura ed emette il 65% di CO2 in meno. Una delle più importanti iniziative in termini di protezione dell'ambiente è rappresentata da Seat al Sol, l'impianto fotovoltaico più grande dell'industria automobilistica in Europa e uno tra i più grandi al mondo, con 53.000 pannelli solari e una superficie di 276.000 m2 (l'equivalente a 40 campi da calcio), che permettono di generare oltre 17 milioni di kWh all'anno''.

Tra i progetti più recenti da segnalare, appunto, la realizzazione di camini ad alta efficienza che permettono di evitare l'immissione nell'atmosfera di 2.400 tonnellate l'anno di CO2 con ''un risparmio di 11,7 GWh all'anno nel consumo di gas per scaldare l'acqua''. Si basano su una ''nuova istallazione per recuperare l'energia che emettono i forni per l'asciugatura delle carrozzerie di uno dei padiglioni dello stabilimento. L'aria che esalano i camini scalda un circuito d'acqua che viene poi riutilizzato successivamente nel processo di verniciatura''.

Il pavimento speciale in grado di catturare gli ossidi d'azoto, invece, è costituito da ''lastre di cemento armato su cui viene applicato del diossido di titanio, un elemento dalle curiose proprietà per cui, a contatto con gli agenti inquinanti e la luce contemporaneamente, scatena una reazione chimica che scompone le particole inquinanti degli NOx, trasformandole in nitrati che si dissolvono nell'acqua. In questo modo, il pavimento depura l'aria, si pulisce in maniera autonoma e funge da battericida''.

Quando la posa di questo pavimento ''eco'' sarà completata l'inquinamento dell'aria sarà ridotto del 40%, chiariscono da Martorell.

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