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Michelin Movin'On, foglie verdi sull'albero della mobilità

(la prima donna sindaco dopo 44 maschi) che della mobilità verde ha fatto uno dei punti forti dalla sua campagna elettorale, ha ribadito come sia arrivato il momento ''di passare dalla filosofia dell'oppure a quella dell'anche'', spiegando che per spostarsi nelle città di tutto il mondo non esiste 'la soluzione' ma bisogna invece puntare ad un sistema che garantisca la libertà degli individui e che, senza obbligare a rinunciare all'auto, preveda la combinazione di tutte le soluzioni, dai mezzi collettivi alle biciclette, dai percorsi pedonali alla reale intermodalità di tutte le vie, comprese quelle su rotaia e su acqua. Movin'On si apre così con una nota di ottimismo, meno 'Davos della mobilità' (come l'ha definita una parte della stampa francese) e più Kermesse dei buoni propositi', esattamente in linea con lo spirito di Edouard Michelin - l'erede dalla dinastia scomparso tragicamente nel 2006 - che nel 1998 l'aveva battezzata Challenge Bibendum, immaginando una costruttiva sfida centrata sulle innovazioni ma anche sulle relazioni tra il mondo industriale, quello politico e quello culturale. Challenge Bibendum, prima, Movin'On dallo scorso anno tanto hanno contribuito a dibattere e sviluppare soluzioni per il futuro della mobilità e della componentistica ad essa legata. Ne sono una dimostrazione il crescente numero di aziende presente a Montreal quest'anno - tra cui anche Bmw - e il lunghissimo elenco di incontri, conferenze e dibattiti che mettono in relazione tutti gli attori del settore, spaziando dalle biciclette costruite in legno e con altri materiali di recupero fino alle più raffinate tecnologie di intelligenza artificiale.

Movin'On resta anche per quest'anno in Canada dopo l'edizione del giugno 2017, in una cornice 'eco' - fra quartieri industriali recuperati, corsi d'acqua interdetti ai mezzi a motore e tanto verde - in una Montreal che è la smart city canadese per eccellenza. Una metropoli a misura d'uomo e di mobilità in continua evoluzione che, non a caso, si trova quattro ore d'auto da Charlevoix dove proprio tra 8 giorni si terrà l'importante summit del G7, in cui tra i 5 temi in agenda c'è ''lavorare assieme sul problema dei cambi climatici e dell'energia pulita''. (ANSA)

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