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Polonia-Giappone a zero emissioni, impresa con Nissan Leaf

ROMA - Abituato ai ghiacci dei poli, l'esploratore polacco Marek Kaminski si è dedicato a un'impresa fuori da quelle abituali per lui: ha percorso 16mila chilometri a zero emissioni, al volante della vettura elettrica Nissan Leaf. Ora è già pronto a bissare l'avventura, contraddistinta sui 'social' di Internet dall'hashtag #NoTraceExpedition, che è durata tre mesi e ha comportato l'attraversamento di otto Paesi di due Continenti. Il percorso si è dipanato su strade di differenti condizioni, dalle irregolarità e dalle buche polacche sino all'asfalto perfetto del Giappone, passando per gli impegnativi sterrati della Mongolia. Lituania, Bielorussia, Russia, Cina e Corea del Sud sono gli altri stati attraversati in quest'avventura, attaccando la spina per rifornire le batterie ogni 3-400 km. Partito da Zakopane in maggio, Kamiski è arrivato a Tokyo in agosto, dopo aver guidato complessivamente per 60 giorni: ha percorso quotidianamente 493. Per completare il viaggio sono servite 53 ricariche e in media, con ogni pieno di elettroni, la vettura ha percorso 250 km.

L'impresa, appunto, non è però finita: arrivato nella capitale del Paese del Sol Levante, l'esploratore polare ha invertito la rotta per tornare indietro.

"Questo viaggio - ha detto al termine della prima parte - non ha come unico obiettivo quello di arrivare a destinazione, ma si propone di dimostrare le potenzialità della mobilità elettrica nell'ottica della maggiore sostenibilità. Nissan Leaf si è rivelata un partner sempre affidabile, sia nelle zone sperdute della Russia sia negli sterrati mongoli o nelle trafficate strade di Tokyo. Persino in aree remote, con infrastrutture minime, siamo riusciti a mantenere Leaf carica e scattante".

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