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PSA, strategia elettrificazione basata su due piattaforme

(ANSA) - ROMA, 5 SET - L'innovazione nell'automotive ha come elemento centrale, visto che è la 'base' per ogni nuova applicazione, la piattaforma, cioè quella architettura costruttive che permette di unire con il migliore equilibrio ingegneristico (ed economico) la parte strutturale del veicolo, i suoi organi meccanici, il gruppo propulsore, i dispositivi elettrici ed elettronici e le riserve di energia, siano esse rappresentate dal serbatoio per il carburante o dal pacco batterie. E' comprensibile come in funzione della diversità delle gamme di auto - dimensioni, propulsione, tipo di carrozzeria, livello di evoluzione della guida autonoma - sia fondamentale che la piattaforma sia modulare e permetta, senza eccessivi aggravi di predisposizione delle linee di produzione e di assemblaggio, quella 'libertà' che non può non accompagnare l'innovazione. Per rispondere a tutte le esigenze di mobilità e a tutti gli utilizzi dei clienti, PSA Groupe ha concentrato lo sviluppo dei suoi modelli sulle due piattaforme modulari e universali che permetteranno a partire dal 2019 di proporre una vasta offerta di modelli elettrici e ibridi benzina plug-in.

Entrambe le piattaforme saranno compatibili con i metodi industriali messi in opera nel quadro della Fabbrica del Futuro.

Si tratta di piattaforme ottimizzate e più leggere (25 kg per EMP2 e 40 kg per CMP) di quelle attuali - per una modularità ottimizzata in lunghezza, larghezza e diametro delle ruote - e complementari per produrre tutti i modelli di PSA Groupe e proporre tecnologie diversificate per ogni silhouette.

La prima, definita Common Modular Platform (CMP) è stata sviluppata insieme a Dongfeng Motor, ed è destinata alle city car, alle berline di punta della gamma e ai suv compatti. La versione elettrica e-CMP - finanziata da entrambi i partner - permetterà a sua volta di proporre una nuova generazione di veicoli elettrici versatili e spaziosi, con autonomia di guida fino a 450 km, e con ricarica ultra rapida che assicura fino a 12 km di autonomia per ogni minuto di collegamento dell'auto alla colonnina. A partire dal 2019, saranno commercializzate quattro versioni elettriche.

La Efficient Modular Platform (EMP2) è invece già utilizzata.

Lanciata nel 2013 per i modelli compatti e premium, come le Citron C4 Picasso e Peugeot 308 e in Cina nel 2014, permetterà nella ultima versione di produrre a partire dal 2019 i primi modelli ibridi a benzina ricaricabili dotati delle migliori prestazioni di elettrificazione. Si tratterà di suv e cuv con motricità elettrica ad alte prestazioni, trazione 4x4, autonomia di 60 km in modalità elettrica, abitabilità generosa (sia per passeggeri che per i bagagli) e soprattutto una sensibile riduzione del consumo in città (40% in meno rispetto a un modello esclusivamente termico).

Per facilitarne l'utilizzo, l'offerta ibrida ricaricabile sarà proposta con un dispositivo di ricarica in 4 ore e un'opzione di ricarica rapida in meno di 2 ore. Dal 2019 al 2021, saranno lanciati progressivamente sette veicoli ibridi ricaricabili.

(ANSA)

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