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Taxi di Rotterdam a zero emissioni con Nissan Evalia

ROMA - Con una fornitura di 50 Evalia NV200 il monovolume Nissan a zero emissione diventa uno dei mezzi preferiti per i taxi dell'area di Rotterdam. Sono tre, infatti, le compagnie della città olandese che hanno scelto per effettuare il loro servizio la nuova versione del veicolo giapponese, equipaggiata con accumulatori da 40 kWh che per ciclo di ricarica assicurano sino a 300 km di percorrenza nel traffico urbano. Spaziosità, versatilità e sino a 7 posti sono le altre caratteristiche che hanno spinto a favore di questa scelta ecologica. Dalla Casa nipponica fanno sapere come, forte di un pacco batterie che assicura autonomie ampliate del 60% rispetto alla precedente versione da 24 kWh, il 40 kWh che è omologato nel ciclo misto (WLTP) per 200 km e che è entrato in listino nell'ottobre del 2017, ha riscontrato un forte successo di vendite in Europa sia per utilizzo privato sia commerciale. Dal primo gennaio a oggi ne sono già stati consegnati oltre 7.000 esemplari, con una crescita del 128% rispetto allo stesso periodo del 2017, quando era disponibile la versione con range di autonomia inferiore. Da ricordare, comunque, che l'e-NV200 è stato il modello più venduto della sua categoria sia nel 2016 sia nel 2017. Dal 2014 a oggi è stato consegnato in Europa in 17.500 unità.

La nuova versione con autonomia estesa è stata scelta oltre che dai privati anche da associazioni e alberghi e, soprattutto, da aziende e artigiani che in molti casi lo hanno ordinato per compiere lavori di consegna dell'ultimo miglio a zero emissioni nelle grandi metropoli, con vantaggi per quelle realtà che prevedono ticket o divieti di ingresso nei centri storici per i mezzi inquinanti.

L'installazione di batterie potenziate sull'e-NV200 Evalia e van non ha comportato sacrifici in termini di spazio e di carico trasportabile (705 kg e due europallet per il commerciale) ed è stata accompagnata dall'adozione diella tecnologia bidirezionale che permette di utilizzare gli accumulatori di bordo anche per fornire energia all'esterno del veicolo. Una soluzione utile, per esempio, per sostituire i tradizionali generatori a benzina, che permette anche di rivendere l'energia immagazzinata ai fornitori di elettricità nei momenti di picco della richiesta della rete, in quelle aree d'Europa in cui il servizio "grid" è già disponibile, come alcune della Danimarca e a breve della Gran Bretagna.

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