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Auto: -25,37% vendite a settembre in Italia, Fca giù del 40,33%

TORINO - Le immatricolazioni in Italia a settembre sono state 124.976, in calo del 25,37% rispetto allo stesso mese del 2017. I dati sono del ministero dei Trasporti. Nei primi nove mesi sono state vendute 1.491.261 auto, il 2,81% in meno dello stesso periodo dell'anno scorso. Il dato di settembre arriva dopo la discreta crescita di luglio (+4,7%) e il forte incremento di agosto (+9,5%).

Fca, a settembre immatricolazioni -40,33%
Nei nove mesi vendite in Italia in calo del 10,56%
Le immatricolazioni di Fca in Italia nel mese di settembre sono state 28.136, il 40,33% in meno dello stesso mese del 2017. La quota scende dal 28,16% al 22,5%. Nei nove mesi il gruppo ha venduto 398.015 vetture, con un calo del 10,56% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. La quota dei 9 mesi è pari al 26,69% a fronte del 29%.

Promotor, mercato proiettato su livelli 2017
Dopo primo semestre di stabilità e un'estate di boom e sboom
"Estate in ottovolante per il mercato italiano dell'auto. Dopo un primo semestre sui valori dello stesso periodo del 2017, il terzo trimestre 2018 è iniziato con una discreta crescita in luglio (+4,7%), con un forte incremento in agosto (+9,5%) e con un calo del 25,4% in settembre". Così il Centro Studi Promotor commenta i dati del mercato italiano. Non si era in presenza di un vero boom allora e non si è in presenza di una vera caduta del mercato ora, sostiene. Secondo il presidente Gian Primo Quagliano "ci sono però le condizioni perché si verifichi un moderato recupero nell'ultimo trimestre dell'anno, anche se non sono da sottovalutare le incertezze del quadro economico". "L'andamento dell'estate 2018 - spiega il Csp - è dovuto all'esigenza delle case automobilistiche di smaltire entro agosto le giacenze di vetture non omologate Euro 6C o Euro 6D temp anche in relazione all'introduzione, sempre dal 1 settembre, della norma Wltp. Questo ha spinto molte case a forzare le vendite con sconti e promozioni per smaltire tutte le auto che non avrebbero potuto essere immatricolate dal 1 settembre (salvo una piccola quota 'in deroga' fino ad agosto 2019). La pressione sulla domanda di luglio e agosto ha avuto ovviamente effetti positivi sulle immatricolazioni, ma ha avuto anche una ripercussione negativa su settembre. Per valutare correttamente i risultati dell'estate anomala dell'auto che ci siamo appena lasciati alle spalle è opportuno, fare riferimento, più che ai dati dei singoli mesi, a quelli del terzo trimestre che accusa un calo del 7% sullo stesso trimestre del 2017".

Anfia, più contenuta contrazione trimestre (-6,9%)
Nei mesi estivi vendite forti per nuove normative su emissioni

"Il calo registrato nel mese fa seguito a un trimestre estivo dai volumi insolitamente alti determinato dall'introduzione, a partire dal 1 settembre, delle nuove normative sulle emissioni e, quindi, dell'obbligo di immatricolare esclusivamente vetture dotate di un propulsore Euro 6C e 6D temp". Lo sottolinea Aurelio Nervo, presidente dell'Anfia.

"La crescita delle immatricolazioni a luglio e ad agosto al di sopra della media - spiega - ha portato ad un effetto di compensazione nel mese successivo. Per interpretare correttamente questa discontinuità del mercato, è opportuno confrontare l'andamento del terzo trimestre 2018 con lo stesso periodo del 2017, da cui emerge una contrazione decisamente più contenuta e pari al -6,9%. La situazione è destinata comunque a normalizzarsi nel quarto trimestre del 2018 con lo smaltimento degli stock di auto Euro 6B". A settembre 2018 crescono solo le immatricolazioni di auto ibride ed elettriche. Risultano in forte calo quelle di auto diesel, che diminuiscono del 38% nel mese e del 9% nei 9 mesi. La quota di mercato delle vetture diesel, a settembre, è del 47,6%. 

Unrae, bene blocchi più anziane ma gestire transizione
"I blocchi della circolazione per le vetture più anziane e, quindi, più inquinanti e meno sicure sono un segnale positivo nell'ottica del rinnovo del parco più volte auspicato e sollecitato dall'Unrae, ma andrebbero accompagnate con messaggi chiari e concreti, in questa fase di transizione verso motorizzazioni a impatto zero". Lo afferma Michele Crisci, presidente dell'Unrae, l'associazione delle case automobilistiche estere. "Le campagne di demonizzazione delle vetture a gasolio - osserva - stanno disorientando e impaurendo i clienti, anche alla luce dell'impatto sul valore residuo della propria vettura". Da un'analisi effettuata dal Centro Studi e Statistiche Unrae, infatti, emerge che nelle tre principali città per numero di immatricolazioni annue, le vendite di autovetture diesel da parte dei clienti privati si stanno riducendo in modo considerevole. Negli 8 mesi di questo anno, nel comune di Milano la flessione delle immatricolazioni di auto diesel a privati è del 28,6%, a Roma del 22,3% e sale al 37,4% a Torino, a fronte di incrementi delle altre motorizzazioni. Nel totale Italia il calo delle vetture diesel tra i privati è del 15,8%. "L'Unrae - prosegue Crisci - ribadisce che il percorso verso una mobilità a impatto zero per le persone e l'ambiente è già una strada segnata, occorre definirne e accompagnarne la transizione. In quanto tempo questo possa avvenire è nelle mani delle Amministrazioni Pubbliche centrali e locali che ne dovranno stabilire l'incisività".

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