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Strade, dopo 12 anni cresce consumo asfalto grazie a lavori

(ANSA) - ROMA, 24 OTT - Dopo 12 anni di calo dei consumi di asfalto, dovuti alla prolungata assenza di lavori di manutenzione delle nostre strade, il 2018 sta facendo segnare l'attesa inversione di tendenza che lancia un primo segnale positivo per la sicurezza delle nostre stradale. A trascinare la ripresa sono principalmente gli investimenti di Anas sulla rete, restano invece aperte le criticità sulle arterie comunali e provinciali. Crisi economica, aumento del costo della materia prima bitume e sostenibilità ambientale stanno spingendo verso un sempre maggiore impiego del fresato nella manutenzione delle strade. Questa la fotografia che emerge dall'analisi trimestrale effettuata dall'associazione Siteb (Strade Italiane e Bitumi), resa nota alla vigilia di Asphaltica World, il Salone dedicato alle infrastrutture stradali e alle opere di impermeabilizzazione, in programma a Roma a partire da domani.

Codice degli Appalti, innovazione e sostenibilità e Smart road saranno al centro degli approfondimenti tematici previsti dalla manifestazione promossa dall'Associazione SITEB e da Verona Fiere, con il patrocinio del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e di Roma Capitale.

Il report dell'associazione evidenzia che nel 2018, per la prima volta dopo oltre 10 anni di costante calo (dalle oltre 44,2 mln di tonnellate del 2006 alle stazionarie 23 registrate negli anni 2017-2016-2015), la produzione di conglomerato bituminoso (indicatore primario delle attività di costruzione e manutenzione delle strade) registrerà a fine anno una leggera crescita (+3%) che induce a ben sperare per la ripresa del comparto e soprattutto per la sicurezza delle nostre strade.

Dopo un avvio d'anno negativo nei primi cinque mesi dell'anno (-11,8% del consumo di bitume rispetto allo stesso periodo del 2017), le attività avviate nel periodo estivo, in cui per le condizioni climatiche solitamente si concentra il 60% dei lavori, hanno fatto segnare una decisa ripresa.

''Sono trascorsi 12 anni - evidenzia il presidente Siteb, Michele Turrini - dall'ultima volta che un segno positivo è apparso nella rilevazione mensile della vendita di bitume in Italia. Ora bisogna porre rimedio agli oltre dieci anni in cui si è costantemente e irresponsabilmente tagliato sulle spese di manutenzione del nostro patrimonio stradale, provocandone il suo graduale deterioramento''. Tra i trend emergenti più rilevanti evidenziati dall'analisi trimestrale dell'Associazione spicca il crescente ricorso al riutilizzo del fresato d'asfalto (il materiale ottenuto dalla rimozione del manto stradale durante gli interventi di manutenzione) per la produzione di conglomerato bituminoso che oggi ha raggiunto una quota superiore al 20% sul totale del conglomerato prodotto; il trend è spinto, da una parte, da ragioni economiche che vedono in questo processo un risparmio economico rispetto all'impiego del solo bitume vergine (il cui costo ha registrato una netta impennata negli ultimi mesi), e, dall'altro, di una crescente attenzione all'ambiente e al modello di economia circolare condiviso a livello europeo che promuove le attività di riciclo dei materiali.

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