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Dimostra una "certa dinamicità" il mercato umbro dell'auto

Dimostra una "certa dinamicità", rispetto al dato medio nazionale in calo, il mercato umbro dell'auto. Un segnale, per il settore automotive, che è stato definito "interessante" durante il convegno organizzato da Federmotorizzazione Confcommercio, come tappa umbra del tour nazionale #MobilitàTour, in collaborazione con Confcommercio Umbria e Arca Umbria, l'Associazione regionale concessionari auto.

E l'innovazione è stato il tema scelto per l'approfondimento del terzo appuntamento del tour, dopo Milano e Bari. I lavori dei relatori, aperti dai saluti del presidente di Confcommercio Umbria, Giorgio Mencaroni e dall'intervento del questore di Perugia, Giuseppe Bisogno, hanno analizzato la situazione attuale del settore, con l'obiettivo di individuare - è stato detto - una visione strategica della mobilità "in questo particolare momento storico che preannuncia cambiamenti radicali nel modo di produrre e di utilizzare l'auto".

Nel corso dell'incontro sono stati presentati i dati dell'Osservatorio sulle imprese del settore auto con un Focus sulla regione Umbria. L'analisi parte dallo studio appena concluso da Format Research e presentato da Pierluigi Ascani, che presenta una radiografia dei numeri del settore: 124.792 imprese della mobilità sul territorio nazionale, con oltre 427mila addetti. L'Umbria segue sostanzialmente l'andamento nazionale. Qui è concentrato l'1,5% dell'intero settore della mobilità, con 1.856 imprese che occupano 7.319 addetti e la ripartizione merceologica è sostanzialmente allineata con quella globale. E come nel resto del territorio, anche qui si fa sentire la necessità di modificare il modo di lavorare delle concessionarie, come ha testimoniato Michele Biselli, presidente di Arca Umbria, aderente a Confcommercio, nata lo scorso aprile. Notizie positive in Umbria arrivano dal mercato delle autovetture nuove: se in Italia questo segna un -3,21% nel periodo gennaio-ottobre 2018 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, il dato umbro è positivo seppure per un piccolo +0,66%.

Nei primi dieci mesi del 2018 sono state infatti immatricolate in Umbria 21.843 auto contro le 21.699 dello stesso periodo del 2017. Il trend è ancora più positivo per l'usato: nei primi dieci mesi dell'anno sono stati registrati 41.636 passaggi di proprietà contro i 40.887 dello stesso periodo del 2017, con un incremento dell'1,83%. Simonpaolo Buongiardino, presidente di Federmotorizzazione e Assomobilità, ha poi ricordato che "nel 2018 si è arrestata la crescita che era in atto dal 2014, dopo l'anno terribile del 2013" oltre a denunciare "un'informazione non sempre obiettiva e corretta, soprattutto quando si parla di motorizzazioni alimentate a gasolio, e che quindi spinge a rimandare gli acquisti".

Diventa così importante, per Buongiardino, "fare chiarezza per definire le priorità di un mercato che continua a cambiare e nel quale è sempre più difficoltoso agire e operare con successo". E nella corsa all'innovazione sono coinvolte anche le industrie petrolifere, come ha precisato nel suo intervento Claudio Spinaci, presidente dell'Unione Petrolifera. Serve anche - è stato infine sottolineato - una risposta da parte del mercato, poiché "l'elemento centrale per il miglioramento ambientale passa attraverso il rinnovamento di un parco auto composto attualmente al 55% di veicoli con più di 10 anni di anzianità".

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