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Nissan: Carlos Ghosn respinge ogni accusa

Carlos Ghosn, l'ex presidente del gruppo Nissan-Renault-Mitsubishi, attualmente detenuto al centro penitenziario di Tokyo, ha respinto le accuse di aver dichiarato il falso sull'attribuzione dei suoi compensi, o di aver commesso altri illeciti finanziari. Lo hanno riferito fonti investigative al canale pubblico Nhk, menzionando per la prima volta dichiarazioni attribuite allo stesso Ghosn, riprese durante lo svolgimento degli interrogatori. Il top manager 64enne, arrestato lo scorso lunedì, è sospettato di aver omesso nella dichiarazione dei propri redditi decine di milioni di dollari per un periodo di almeno 8 anni. Assieme a Ghosn, risulta in stato di fermo anche un altro direttore esecutivo della casa auto nipponica, Greg Kelly, di nazionalità statunitense. Anche in questo caso, fonti relative agli interrogatori raccontano che Kelly esclude ogni addebito sulle presunte omissioni, confermando di aver consultato altri dirigenti amministrativi all'interno del gruppo. Il Cda della Nissan dello scorso giovedì ha confermato con una decisione unanime il licenziamento di entrambi i manager, mentre lo stesso organo della Renault, alleata di Nissan, ha deciso di mantenere Ghosn nel suo attuale doppio incarico di presidente e amministratore delegato, ribadendo di non essere in grado di verificare le accuse dell'indagine attualmente in corso a Tokyo.

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