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Mitsubishi Outlander Phev 2019, tutto nuovo da guidare

Leggermente affinato nell'estetica, il Mitsubishi Outlander Phev 2019 da guidare è quasi un'altra auto rispetto al modello che sostituisce. La rinnovata versione con la "spina" del 4x4 giapponese, infatti, conta parecchi cambiamenti sotto la carrozzeria che ne hanno migliorato la risposta dinamica, a cominciare dall'innesto di un motore 2,4 litri da 134 Cv a benzina che funziona secondo il ciclo Atkinson, più adatto di quello Otto per l'utilizzo sui veicoli ibridi. Un quattro cilindri che è più potente del 10% rispetto al precedente 2,0 da 121 Cv ma meno assetato e ancor più rispettoso dell'ambiente, con emissioni di CO2 di soli 46 grammi al chilometro, calcolate secondo il nuovo ciclo WLTP, più vicino alle condizioni di utilizzo reale.

Riconoscibile per la calandra più affilata, per leggere novità ai proiettori e per i cerchi inediti, il leggero restyling è stato accompagnato da alcuni aggiornamenti nell'abitacolo, tra cui spiccano i sedili ridisegnati e rifiniti con materiali di qualità superiore. Il divano prevede sedute con schienali reclinabili, a tutto vantaggio del comfort di viaggio dei passeggeri e della versatilità di utilizzo del vano bagagli.

Nella dotazione figura un sistema multimediale compatibile con i sistemi Android Auto e Apple CarPlay, che per scelta della Casa non è integrabile con un sistema di navigazione 'offline': così, per leggere sullo schermo in plancia da 7" le indicazioni sulla strada da percorrere, bisogna utilizzare le app specifiche presenti sul cellulare del guidatore.

L'auto è mossa da una "power unit" che eroga da 224 Cv, 21 Cv in più del modello 2018, formata oltre che dal benzina anche da due propulsori elettrici, uno per asse, il posteriore anch'esso potenziato rispetto al passato. L'unità anteriore è accreditata di 82 Cv e 137 Nm di coppia, quella montata al retrotreno di 95 Cv e 195 Nm. Selezionando l'opzione di guida EV questi due motori assicurano una trazione integrale a zero emissioni che permette di affrontare in sicurezza e in silenzio anche le strade innevate dei centri storici delle località sciistiche più alla moda delle Alpi, quelle per intendersi off-limits ai mezzi inquinanti. Sono alimentati da un pacco batteria da 13,8 kWh (+15%), che promette una percorrenza di 45 km e una velocità massima di 135 km/h (170 km/h è l'andatura di punta raggiungibile con il supporto del benzina, nella modalità di guida ibrida). Le sue 88 celle sono rifornibili con una presa di corrente, in un tempo variabile da 4 a 7 ore a seconda del tipo di alimentazione. Con i sistemi ad alto amperaggio servono, invece, solo 25 minuti per l'80% della carica. In assenza di "spine" ci pensa il generatore di bordo a rifornirle, sfruttando l'energia supplementare prodotta dall'unità a benzina. Naturale, quindi, che i consumi risentano parecchio oltre che dello stile di guida del consucente anche del livello di carica degli accumulatori: secondo il Costruttore, nel ciclo WLTP il Phev può percorrere 50 km con un litro di benzina a batteria carica e 13,5 km/l con le pile a 'zero'.

Migliorato nello sprint (lo 0-100 km/h è sceso di 3 decimi, sino a 10,5 secondi), l'Outlander ibrido è più divertente da guidare anche se i suoi 1.880 kg di peso si sentono nei cambi di direzione repentini. Il sistema di gestione della trazione Super All Wheel Control si conferma, però, una garanzia in termini di sicurezza e di risposta e la nuova impostazione 'Sport', lo rende più brillante e appagante da condurre lungo i percorsi misti rispetto al modello 2018.

Proposto in Italia in tre livelli di allestimento (Instyle SDA, Instyle Plus SDA e Diamond SDA) il Phev my19 ha un listino compreso fra 49.900 euro e 55.400 euro. Nel presentarlo alla stampa nel corso di un evento organizzato tra le colline della Franciacorta, Luca Ronconi, amministratore delegato di Mitsubishi Motors Italia e del gruppo Koelliker ha sottolineato: "Con questi affinamenti crediamo diventerà il Suv ibrido plug-in più venduto del Paese, conquistando anche da noi quella leadership che già detiene in Europa". Da questo modello è quindi atteso un contributo importante alle vendite future del brand che "nei primi nove mesi del 2018 sono aumentate del 46%".

Un trend che ha permesso alla Casa dei Tre diamanti di "raddoppiare quest'anno la quota di mercato, passata dallo 0,3 allo 0,6%, un valore che entro il 2020 vogliamo triplicare".

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