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Veicoli industriali, al 2039 con rinnovo parco -58mln ton CO2

Con un completo rinnovo del parco dei veicoli industriali su gomma circolante, in venti anni, da oggi al 2039 si avrebbe un risparmio di 22 miliardi di litri di gasolio, pari ad una riduzione della Co2 emessa di 58 milioni di tonnellate. E' quanto emerge da uno studio condotto per Unrae (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri) da Gipa, osservatorio post vendita del settore automotive presentato oggi a Roma nel corso della conferenza "Trasportiamo l'Italia nel futuro" organizzata dall'Associazione delle Case automobilistiche estere (Unrae).

"Una ipotesi" come spiega Marc Aguettaz, Amministratore Delegato di Gipa che parte dall'assunto che "l'entità del parco circolante italiano per il trasporto di merci rimanga ora costante e nella prospettiva assolutamente teorica che i consumi per ogni singolo veicolo nuovo non si riducano più". La parola d'ordine secondo l'indagine e' "rinnovo del parco circolante pre euro 4, un'opportunità che porta non solo alla diminuzione dei consumi e delle emissioni di Co2 e di inquinanti atmosferici" ma anche "alla riduzione della spesa per il carburante e ai benefici per la sicurezza stradale". Per quanto riguarda lo stato di salute del settore, dallo studio emerge che negli ultimi 10 anni i costruttori hanno perso 1,5 miliardi di fatturato, l'autotrasporto 135.000 posti di lavoro e lo Stato 105 milioni di entrate fiscali.

Ancora dal punto di vista ambientale, secondo l'indagine di Gipa - per quanto sia difficile quantificare le riduzioni di Co2 emessa negli ultimi anni, poiché esiste una relazione diretta tra i consumi di carburante e le emissioni di Co2 -, in Italia, tra il 2000 e il 2016, per il solo contributo delle innovazioni tecnologiche introdotte, dai rendimenti dei motori alla aerodinamica dei veicoli, c'e' stata una riduzione di circa il 16% delle emissioni di gas serra imputabili al trasporto merci. "Una riduzione" ribadisce Aguettaz "ottenuta faticosamente in mancanza di un adeguato rinnovo del parco circolante", per cui gli scenari ipotizzati "saranno realizzabili a patto che tutte le forze in campo abbiano un obiettivo comune e riconoscano all'autotrasporto la centralità che gli spetta nel sistema paese".

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