Si chiama Percentuale di Durata Residua (PDR) ed è il risultato di una complessa formula che utilizza un algoritmo per calcolare la vita residua di un veicolo usato. Sviluppato in partnership con il Politecnico di Torino, PDR - che è una iniziativa dell'Associazione italiana rivenditori veicoli d'occasione (AIRVO) - introduce sul mercato un nuovo concetto di vendita trasparente e consente al venditore di poter aggiungere all'aspetto 'commerciale' della operazione una connotazione di matrice legislativa. L'utilizzo dell'algoritmo PDR tutela in modo imparziale chi compra e chi vende, in quanto le parti riconoscono un parametro unico, che oggettiva la 'ragionevole aspettativa del cliente' secondo l'art. 129 comma 2c del Codice del Consumo.
La certificazione della durata residua per un veicolo di seconda mano è, dunque, uno strumento di reciproca tutela e - segnala l'AIRVO - può anche essere utilizzato in abbinamento ad una polizza di estensione garanzia sui guasti meccanici, che estende i diritti dell'acquisto oltre quelli già previsti dalla legge. Il motore di calcolo PDR si uniforma ai principi enunciati dal codice etico dei rivenditori AIRVO e ai principi enunciati da tutte le associazioni che tutelano i diritti dei Consumatori, offrendo l'opportunità di azzerare il contenzioso, troppo spesso causato da informazioni non omogenee.
L'Associazione italiana rivenditori veicoli d'occasione spiega che PDR fornisce un contratto di vendita legalmente monitorato e produce una 'dichiarazione di conformità' redatta a norma di legge (che può essere applicata anche alla vendite di veicoli usati a persone giuridiche) che rassicura l'acquirente e rafforza la professionalità del venditore. L'algoritmo è in grado di leggere lo stato dell'automobile calcolando - sulla base di parametri oggettivi come km percorsi, età del veicolo, stile di guida e carico da stress a cui è stato sottoposto - quella che è la percentuale di vita residua.
PDR nasce, per una ispirazione innovativa di Ercole Messina, dal lavoro del team di ricerca del Politecnico di Torino coordinato da Maurizio Galetto - docente del Dipartimento di Ingegneria Gestionale e della Produzione del Politecnico di Torino (DIGEP) - su impulso di Mo.Vi, azienda italiana del settore nasce ed è proprietà della Mobility Village Spa.
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