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Omicidio stradale: Asaps, tenuta legge dopo vaglio Consulta

"Sia nell'omicidio stradale che nelle lesioni personali gravi e gravissime non scatterà più la revoca della patente nel caso di violazioni delle norme del Codice della strada che non siano la guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, neppure per alcune aggravanti specifiche della legge 41/2016 come il passaggio con il semaforo rosso, l'alta velocità, a seguito di manovra di inversione del senso di marcia in prossimità o in corrispondenza di intersezioni, curve o dossi o a seguito di sorpasso di un altro mezzo in corrispondenza di un attraversamento pedonale o di linea continua". Lo sottolinea il presidente dell'Associazione sostenitori Polstrada (Asaps), Giordano Biserni, commentando la decisione della Corte Costituzionale sulla legge 41/2016 che ha introdotto il delitto di omicidio stradale e quello di lesioni personali stradali gravi o gravissime, inasprendone le sanzioni.
    L'Asaps, promotrice con le associazioni Lorenzo Guarnieri e Gabriele Borgogni della raccolta di firme per la legge sull'omicidio stradale, "può ritenersi soddisfatta - commenta Biserni - per la tenuta sostanziale della legge 41/2016 dopo il vaglio della Consulta. Ora probabilmente ci sarà da definire un ulteriore aspetto, quello della procedibilità d'ufficio per tutti gli incidenti con lesioni gravi (superiori a 40 giorni di prognosi) mentre da più parti, anche negli uffici operativi delle forze di polizia, si auspica il ritorno alla procedibilità a querela di parte". 
   

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