A Mandello del Lario la chiamano 'Classic Enduro', una tipologia nuova nel variopinto segmento delle moto off road. Non è una moto specialistica, votata esclusivamente alle strade bianche. Ma non è nemmeno una turistica pensata solo per i lunghi trasferimenti su asfalto. La Moto Guzzi V85TT si colloca esattamente nel mezzo: è una moto dedicata ai viaggi avventurosi, che richiama volutamente i primi rally corsi nei deserti africani, dove la prestazione pura del mezzo era solo uno degli elementi necessari a vincere.
Lo spirito era diverso: era una sfida tra l'uomo, la macchina e la natura. Una bussola, un road book e un orologio erano gli unici strumenti per orientarsi nel mare di dune che separava Parigi dalle spiagge del Lago Rosa di Dakar. E la nuova Moto Guzzi non nasconde il suo pedigree: una delle colorazioni disponibili, quella che è facile immaginare sarà la più richiesta nei concessionari, è una citazione esplicita alla livrea con dominante gialla delle moto di Mandello che corsero la Dakar del 1985 con Claudio Torri.
Moto Guzzi svela V85TT, la 'classic enduro' votata al turismo
E' proprio dallo spirito della Dakar delle origini che Moto Guzzi ha preso ispirazione, cercando l'essenzialità, la facilità e la praticità, tipici delle moto da enduro degli anni '80. La V85TT, però, non è una moto per nostalgici: è attuale e moderna, ricercata nei particolari quanto equilibrata nel design di insieme.
Il suo cuore non poteva che essere il bicilindrico a V trasversale di 90 gradi. Il raffreddamento resta ad aria, così come la distribuzione ad aste e bilancieri. Le valvole sono sempre due per cilindro, ma sono in titanio, un materiale solitamente destinato alle moto da competizione. E la lubrificazione è a carter semisecco e non più umido. Tutti espedienti che permettono di avere un motore più leggero, con meno assorbimenti di potenza e capace di raggiungere regimi di rotazione più alti.
Il risultato è evidente fin dal primo avviamento: pur conservando le stesse misure di alesaggio e corsa della unità della V9, il nuovo 'otto e mezzo' è in grado di erogare 80 cavalli di potenza massima, contro i 55 del suo predecessore. La coppia non è da meno: 80 Nm a 5mila giri. Freddi dati tecnici, fino a che non si gira la chiave di accensione: sale rapidamente di giri, più di qualsiasi motore di Mandello del Lario uscito dalla fabbrica fino ad oggi.
Facilità è la parola chiave per descrivere la V85TT: è una moto che mette a proprio agio fin dai primi metri, complice una ciclistica neutra e agile, che non sacrifica comunque nulla in termini di stabilità. Le ruote, da 19 pollici all'anteriore e da 17 al posteriore, sono il giusto compromesso tra la guidabilità in strada e il controllo sullo sterrato. Quello che colpisce è però l'avantreno: la forcella è granitica, la precisione di guida eccellente.
L'ingresso in curva forse non è fulmineo, ma la capacità della mantenere la traiettoria e di digerire di buon grado qualsiasi correzione senza mai scomporsi sono da manuale del motociclismo. Un aiuto arriva anche dall'elettronica di bordo, che prevede tre differenti modalità di guida: strada, pioggia e off-road. A ognuna di queste opzioni corrisponde una differente mappa del motore e una differente taratura del controllo di trazione e dell'ABS, oltre a una diversa risposta del comando dell'acceleratore.
Non manca il cruise control, in grado di mantenere la velocità impostata, senza agire sull'acceleratore. Tutti i parametri di viaggio possono essere tenuti sotto controllo attraverso la strumentazione digitale.
Sulla V85TT debutta anche la piattaforma Moto Guzzi Mia, che permette di collegare alla moto il proprio smartphone, tramite una centralina disponibile tra gli accessori, per estendere le funzioni della strumentazione, permettendo di riprodurre musica, telefonare tramite l'interfono nel casco e soprattutto attivare il navigatore satellitare: una volta impostata sullo smartphone la destinazione del proprio viaggio, le indicazioni verranno mostrate direttamente sul pannello della strumentazione.