Pininfarina ha chiuso il 2018 con un risultato netto di 2,2 milioni di euro, quasi raddoppiato rispetto al 2017, e un valore della produzione di 105,3 milioni di euro, in aumento del 21% grazie soprattutto alla fornitura di servizi di stile in Italia e Cina e alle attività di produzione di vetture one-off e show car. I risultati sono stati approvati dal consiglio di amministrazione che ha convocato l'assemblea degli azionisti per il 13 maggio a Cambiano (Torino).
Il margine operativo lordo aumenta a 12,6 milioni di euro (7,5 nel 2017) principalmente per il contributo della capogruppo e di Pininfarina Shanghai. Il risultato operativo è positivo di 3,8 milioni di euro, in riduzione di 0,4 milioni rispetto a quello del 2017, per un accantonamento al fondo svalutazione crediti, pari a 5,3 milioni di euro, derivante dalla sospensione di alcuni specifici contratti. La posizione finanziaria netta è positiva di 5,2 milioni rispetto ai 12 milioni di euro del 31 dicembre 2017, un calo dovuto "alla dinamica del capitale circolante a ridosso della chiusura dell'esercizio".
"Il 2018 - commenta Silvio Pietro Angori, ad Pininfarina - ci ha dato grandi soddisfazioni. Il fatturato ha superato i 100 milioni, i margini sono tutti positivi, abbiamo quasi raddoppiato l'utile rispetto al 2017 e i dipendenti sono risaliti a 650 unità. È un segnale di ritrovata sostenibilità finanziaria e della nostra capacità di offrire servizi e soluzioni che diventano un punto di riferimento per i mercati mondiali. Il nostro obiettivo è crescere ancora e mantenere il ruolo di icona del Made in Italy e del design italiano. A conferma della nostra versatilità, abbiamo da poco presentato un nuovo progetto di architettura, una torre residenziale che sorgerà a Cipro, e sono in arrivo due vetture per due clienti cinesi, che sveleremo a Shanghai".
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