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Amnesty International sottolinea rischio 'etico' batterie

Un passaggio irrinunciabile per arrivare alla mobilità elettrica ed elettrificata del futuro è la produzione etica delle batterie, soprattutto per ciò che riguarda il loro contenuto di Cobalto, presente in media per 14 kg in un BEV. Lo ha dichiarato con fermezza Kumi Naidoo, segretario generale di Amnesty International, in occasione del Nordic Electric Vehicle (EV) Summit che si è svolto ad Oslo. "Trovare soluzioni efficaci alla crisi climatica è un imperativo assoluto, e le auto elettriche hanno un ruolo importante da svolgere in questa direzione. Ma senza cambiamenti radicali - ha ribadito Naidoo - le batterie che alimentano i veicoli verdi continueranno a essere macchiate da violazioni dei diritti umani''. Nel dare appuntamento alla edizione 2020 di Nordic Electric Vehicle (EV) Summit per verificare se altri player del settore automotive avranno realizzato reali progressi su questo tema (come già stanno facendo, oltre ad Apple, alcune Case come Bmw, Daimler, Renault e Samsung SDI, ndr), il segretario generale di Amnesty International ha affermato che ''con la domanda di batterie in aumento, ora è il momento di una drastica revisione delle fonti energetiche che dia priorità alla protezione dei diritti umani e dell'ambiente ''. Il dito è puntato sulle violazioni dei diritti umani - tra cui il lavoro minorile - nella Repubblica Democratica del Congo e in particolare nella provincia del Lualaba da dove proviene la maggior parte del Cobalto esportato dalla RDC e che rappresenta quasi la metà del totale mondo. Amnesty International ha anche iniziato a documentare le violazioni dei diritti umani delle popolazioni indigene che vivono vicino alle miniere di Litio in Argentina. ''Dobbiamo cambiare rotta ora - ha esortato Naidoo - o coloro che sono meno responsabili dei cambiamenti climatici, cioè le comunità indigene e i bambini, pagheranno il prezzo per il passaggio dai combustibili fossili all'elettrico. Le soluzioni energetiche del futuro non devono essere basate sulle ingiustizie del presente''.

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