"Servono misure concrete per favorire la diffusione del Gpl e lo sviluppo del Gnl, due fonti pulite, già pronte e disponibili, che possono aiutare a combattere l'inquinamento dell'aria". E' quanto chiede Francesco Franchi presidente di Assogasliquidi, l'Associazione di Federchimica che rappresenta il settore dei gas liquidi.
Secondo i calcoli diffusi dall'associazione in occasione della sua assemblea annuale, infatti se si convertisse a Gpl il 50% dei veicoli a benzina da Euro 0 a Euro 4, si risparmierebbero ogni anno 1,3 milioni di tonnellate di anidride carbonica e 1.000 tonnellate di ossidi di azoto.
Nel 2018 il fabbisogno di Gpl è stato 3,3 milioni di tonnellate, di cui 1,7 milioni per uso combustione e 1,6 milioni per uso autotrazione con un calo complessivo del 2,8% rispetto all'anno precedente. Nel settore auto, le immatricolazioni di nuovi veicoli hanno registrato nel 2018 una riduzione del 3,5%, in linea con l'andamento del mercato dell'auto, con una quota sulle immatricolazioni totali invariata rispetto all'anno precedente e pari al 6,5%. Nei primi due mesi dell'anno, invece, le immatricolazioni di auto Gpl sono cresciute del 3,1%.
Secondo Assogasliquidi servirebbero pertanto misure di promozione per l'acquisto di auto a Gpl, misure di premialità sulla tassa automobilistica, accesso alle Ztl e la conferma dell'esclusione dai blocchi del traffico.
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