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Auto, elettrico e rinnovo parco agli Stati Generali Mobilità

I veicoli elettrici, la lotta al Diesel e il tema del rinnovo del parco auto degli italiani sono stati al centro degli Stati Generali della Mobilità, tenutisi questa mattina alla sede di corso Venezia di Confcommercio. "La realtà è complessa e non si possono avere risposte semplici per mobilità - ha sottolineato Raffaele Cattaneo, assessore ad Ambiente e Clima della Regione Lombardia, intervenuto al dibattito -. L'azione più efficace per ridurre le emissioni è senza dubbio la sostituzione del parco obsoleto con veicoli nuovi, a prescindere dalla loro tecnologia. Se il mercato offre soluzioni efficaci, non ci sono motivi per vietarne l'uso e, oggettivamente, è una sciocchezza la lotta al Diesel che peraltro è un'eccellenza tecnologica europea, quindi rischiamo di arrecarci del male, facendo un favore alla Cina, fortemente impegnata sull'elettrico".

All'evento giunto alla seconda edizione, promosso da Federmotorizzazione e Assomobilità Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza, hanno partecipato vari esponenti dell'industria dell'automotive e della politica. Oltre a Buongiardino, da citare, tra gli altri, Franco Fenoglio, presidente di UNRAE Veicoli Industriali, Pierluigi Ascani, presidente di Format Research, Gianmarco Giorda, direttore di ANFIA, Luigi Ottaiano, responsabile mobilità elettrica Enel X Italia, Claudio Spinaci, presidente di Unione Petrolifera, Pier Francesco Caliari, direttore Generale di Confindustria - ANCMA e Francesco Monteamaro, VP Sales Powertrain Solutions Bosch Italia e Marco Granelli, assessore a Mobilità e Ambiente del Comune di Milano.

Quest'ultimo, in merito ai provvedimenti assunti recentemente ha chiarito: "Il problema della nostra città è l'impossibilità di muoversi quando ci si avvicina al centro con un veicolo a motore, lo confermano i primi rilevamenti delle telecamere poste ai varchi della nuova Area B; eravamo partiti da stime di 600.000 auto veicoli quotidiani, ma questi dati devono esser rivisti al rialzo. Mentre l'Area C non è fatta per punire, ma per aumentare la velocità di transito, e questa è una realtà".

Quasi tutti i relatori hanno sottolineato la necessità di intervenire sul rinnovamento del parco circolante: "già eliminando i modelli più vecchi in circolazione con veicoli Euro 6, ma anche Euro 5, si otterrebbe - spiegano gli organizzatori del convegno - il raggiungimento degli obiettivi fissati per il 2030 in tema di riduzione di emissioni di CO2. A questo proposito, la scelta della politica di criminalizzare il Diesel va nella direzione opposta, mentre la soluzione più efficace passa attraverso un utilizzo di tutte le tecnologie più attuali". Nella sua sintesi a chiusura dei lavori, moderati dal giornalista Pierluigi Bonora, Simonpaolo Buongiardino, promotore dell'evento e presidente di Federmotorizzazione e Assomobilità, ha chiarito: "Diesel, elettrico e altre soluzioni devono convivere, per fare in modo che merci e persone possano continuare a circolare, migliorando la qualità della vita. Tutto questo deve passare attraverso la formazione, che svolgerà un ruolo importante, al quale parteciperemo direttamente creando una Academy per operatori del settore. Serve una cabina di regia nazionale, bisogna far capire a chi governa che è indispensabile ascoltare le visioni strategiche di chi è esperto del settore.

Chi fa scelte importanti a livello nazionale deve avere conoscenze, non può essere uno sprovveduto".

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