Era un venerdì 29 marzo come oggi, ma il calendario indicava l'anno 1974. E proprio quel giorno dalle linee del grande stabilimento Volkswagen di Wolfsburg, dove veniva prodotto l'iconico Maggiolino, uscì il primo esemplare della Golf, il modello che (anche grazie al design firmato da Giorgetto Giugiaro) è diventata l'auto europea di maggior successo ed ha totalizzato - considerando tutta la produzione nel mondo - i 35 milioni di unità. In termini puramente matematici, qualcuno ha ordinato una nuova Golf ogni 41 secondi, ogni giorno, senza interruzioni, sin dall'inizio della sua produzione avvenuto in quel venerdì 29 marzo. Il risultato medio è di circa 780.000 Golf per ogni anno.
L'avvio degli ordini nelle concessionarie partì l'8 luglio dello stesso anno e le consegne ai primi clienti - che passavano ad uno schema insolito nella storia del brand, con trazione anteriore e motore trasversale - vennero avviate il successivo 5 agosto. ''Nel 1974, i nostri lavoratori affrontarono la sfida di passare dal Maggiolino alla Golf - ha commentato Stefan Loth, direttore del sito produttivo di Wolfsburg - Da allora, abbiamo continuato con costanza a sviluppare la fabbrica principale di Wolfsburg e oggi, oltre alla Golf, produciamo anche la e-Golf, la Golf GTE e la Golf Sportsvan, oltre ad altri tre modelli''. La prima generazione della Golf veniva proposta con carrozzeria a 3 o 5 porte, con 5 comodi posti e un bagagliaio da 300 litri di volume utile, che poteva crescere ulteriormente abbattendo lo schienale del divanetto posteriore. Due le motorizzazioni previste, entrambe a 4 cilindri: un 1100 da 50 Cv e un 1500 da 70 Cv, con cambio manuale a 4 marce o automatico a 3 rapporti. Con la prima unità, caratterizzata dal codice EA111, la Golf accelerava da 0 a 100 in 17 secondi e toccava i 145 km/h, con la seconda (EA827) scattava da 0 a 100 in 13 secondi e sfiorava i 160 all'ora.
''La Golf è il cuore della nostra marca - ha detto Volkswagen Ralf Brandstaetter, COO di Volkswagen - Rappresenta il progresso e la tecnologia come nessun'altra auto. Per esempio, la Golf ha democratizzato la sicurezza portandola per la prima volta a portata di milioni di persone. Grazie a tutto ciò, ha lasciato un segno su un'intera generazione. Per sette generazioni - ha ribadito Brandstaetter - Golf ha contribuito alla crescita della Volkswagen, come marca e come Gruppo, fino a renderla uno dei costruttori di automobili più importanti al mondo''.
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