"Corvette ha sempre rappresentato l'apice dell'innovazione e di GM. Ma il tradizionale modello a motore anteriore aveva raggiunto i suoi limiti. Il modello con il nuovo layout è ancora una Corvette in termini di confort e divertimento ma la sua dinamica è migliore di qualsiasi altra versione nella sua storia". Con queste parole lo stesso presidente di General Motors Mark Reuss ha subito chiarito, durante l'evento globale di lancio della nuova supercar GM a motore centrale - e dal prezzo 'accessibile' rispetto alle sportive oggi sul mercato - il senso di questa radicale trasformazione dell'iconico modello apparso la prima volta nel 1953. La nuova Stingray, prima Corvette a motore centrale è la somma di tutto ciò che è venuto prima ma punta verso il futuro per dare ai clienti (compresi quelli di conquista) nuovi livelli di prestazioni, tecnologia, finiture artigianali e lusso. Il layout con motore centrale offre una migliore distribuzione dei pesi e quindi migliori prestazioni in rettilineo e in curva. Ma nuova Stingray - si legge nella nota di GM - innalza anche la reattività e il controllo grazie al posizionamento del guidatore ora quasi sopra le ruote anteriori. Corvette 2020, con il pacchetto Z51, diventa anche la versione stradale più scattante di sempre con un tempo per passare da 0 a 100 km/h inferiore a 3 secondi. Il design esterno fornisce una immagine audace e futuristica a questa berlinetta, che - grazie al sapiente ricorso agli stilemi dei modelli passati - resta inconfondibilmente una Corvette. È snello e muscoloso, con una forma scultorea atletica che trasmette un senso di movimento e potenza da ogni angolazione. "Ora è il migliore prodotto americano in questo segmento - ha commentato Mike Simcoe, vicepresidente Global Design di General Motors -ma rappresenta anche un nuovo inserimento nel segmento delle sportive a motore centrale. Abbiamo la consapevolezza che Corvette può essere all'altezza delle migliori supercar mondiali". Fedele alle sue radici aeronautiche e racing, il frontale della Stingray è ispirato ai caccia F22, F35 ma anche alle auto di Formula Uno. Una 'parentela', quella con il mondo aeronautico, che si ritrova anche nell'abitacolo, una vera cabina di pilotaggio spostata in avanti di 42 cm rispetto alla vecchia Corvette e che ma avvolge il guidatore, che dispone addirittura di un ripostiglio sulla destra, nel grande tunnel centrale che lo separa dal passeggero. Non mancano pelle di qualità, alluminio e vera fibra di carbonio per le finiture interne, così da spostare davvero verso l'alto il livello complessivo delle finiture. Interessanti le tre opzioni per i sedili: GT1, GT2 - un debutto nella Corvette, con sedute ispirate alle corse ma confortevoli per lunghi viaggi - e Sport Competizione destinata alla guida in pista. Corvette utilizza una struttura rigida e leggera costituita da sei elementi in alluminio pressofuso ad alta pressione, mentre la traversa del paraurti posteriore è in fibra di carbonio per ridurre il peso. Vasche e baule del bagagliaio anteriore e posteriore, come il cruscotto, sono modellati in un materiale così leggero - derivato dalla fibra di vetro - da poter effettivamente galleggiare in acqua. Cuore della nuova Stingray è un V8 6,2 litri aspirato di nuova generazione che produce 495 Cv e un acoppia di 637 Nm. Visibile attraverso il vetro posteriore, questo motore è stato progettato e messo a punto in ogni dettaglio - compresi i tubi dello scarico e persino i bulloni e gli elementi di fissaggio - pensando all'aspetto, con finiture specifiche. Il propulsore di nuova generazione è abbinato alla prima trasmissione a doppia frizione a otto marce (DCT) di Chevrolet, con rapporti ravvicinati dalla seconda alla sesta per mantenere il funzionamento vicino al picco di potenza. Settima e ottava marcia abbassan