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CES 2020, STRATEGIA BOSCH PER LA GUIDA AUTONOMA

Utilizza l’Intelligenza Artificiale e l’Internet delle cose (IoT) per rendere la vita più semplice e più sicura

Guida autonoma, domotica o produzione: l’intelligenza artificiale (IA) è diventata parte integrante della vita di ogni giorno. Bosch utilizza l’IA e l’Internet delle cose (IoT) per rendere la vita più semplice e più sicura. Lo slogan 'L’IA come vantaggio: costruire insieme la fiducia' riassume l'approccio dell’azienda di tecnologia e servizi. L’IA, sicura e affidabile, è alla base dei prodotti smart che Bosch presenta al CES 2020. Tra questi, il Virtual Visor: un sistema parasole digitale basato sull’IA, che ha ottenuto un riconoscimento agli Innovation Award del CES 2020, così come il display 3D di Bosch per le auto.
In quanto pioniere nello sviluppo di sistemi di sicurezza salvavita per i guidatori, come l’ABS, l’ESP e le centraline di controllo degli airbag, l’azienda ha già dimostrato in passato che le persone possono trarre vantaggio da tecnologie affidabili. L’IA può anche rendere più efficienti e intelligenti i sistemi di assistenza alla guida, per esempio, se la telecamera di Bosch dotata di IA per la guida autonoma riconosce pedoni parzialmente nascosti, il sistema di frenata di emergenza automatica può reagire con maggiore affidabilità. Bosch crea una “Tecnologia per la vita” in grado di imparare.
Per innovare occorre investire. Oltre che sullo sviluppo del software, Bosch investe in tutto il mondo sulle persone e sui centri di competenza. Per esempio, l’azienda investirà 100 milioni di euro nella costruzione di un nuovo campus per l’IA a Tübingen, in Germania. Il trasferimento nel nuovo complesso di ricerca è previsto per la fine del 2022. Offrirà a circa 700 esperti di IA le condizioni ottimali per uno scambio creativo e produttivo. Gli esperti provengono da Bosch, da startup esterne e istituti di ricerca pubblici. Il nuovo campus avrà l’obiettivo di rafforzare gli scambi di conoscenze tra gli esperti della Cyber Valley. Sarà qui che il concetto di 'Costruire insieme la fiducia' diventerà realtà. Bosch è membro fondatore della Cyber Valley, istituita nel 2016. Questo consorzio per la ricerca mette insieme partner provenienti dall'industria, dal mondo accademico e dal governo per far progredire la ricerca sull’IA e trasferire rapidamente le nuove scoperte nelle applicazioni industriali del mondo reale.
A tutto questo si aggiunge il Bosch Center for Artificial Intelligence (BCAI) che opera in sette sedi in tutto il mondo, tra cui due negli USA: a Sunnyvale, in California e Pittsburgh in Pennsylvania. Al BCAI lavorano attualmente un totale di 250 specialisti di IA su più di 150 progetti nel campo della mobilità, della produzione, della domotica e dell’agricoltura.
Bosch può contare su menti creative impegnate nell’IA, che sviluppano innovazioni di prodotto per la mobilità, la domotica e l’Industry 4.0. La sua prima mondiale con IA per il settore automotive, che ha debuttato a Las Vegas, è nata negli USA: il Virtual Visor, un dispositivo parasole digitale trasparente. Un display LCD trasparente collegato alla telecamera di monitoraggio interno rileva la posizione degli occhi del guidatore. Utilizzando gli algoritmi intelligenti, il Virtual Visor analizza queste informazioni e oscura solo la parte di parabrezza attraverso cui il sole abbaglia il guidatore. Il Virtual Visor ha riscosso il più alto punteggio nella sua categoria al CES Best of Innovation Award. Anche il nuovo display 3D di Bosch ha vinto nella sua categoria. Utilizzando la tecnologia 3D passiva, il display genera un effetto tridimensionale realistico delle immagini e delle informazioni visive che sono recepite più rapidamente rispetto alla visualizzazione sui normali schermi, aumentando la sicurezza sulla strada.
Bosch aumenta ulteriormente la sicurezza con il nuovo sistema di monitoraggio dell’abitacolo dei veicoli. Rileva se il guidatore è stanco o guarda lo smartphone analizzando i movimenti delle palpebre, la direzione dello sguardo e la posizione della testa e emette un segnale di avviso se rileva una situazione critica. È in grado di monitorare anche l’interno del veicolo per determinare il numero di passeggeri, dove e come sono seduti. In base a questi dati può ottimizzare il funzionamento dei dispositivi di sicurezza, come gli airbag, in caso di emergenza.
In futuro, quando i veicoli percorreranno tratti di strada in modo semi autonomo, come in autostrada, il sistema di monitoraggio del guidatore diventerà un partner indispensabile: in queste situazioni la telecamera si accerterà che il guidatore possa riprendere il volante in sicurezza in qualsiasi momento.
Nel 2019, le vendite di Bosch dei sistemi di assistenza alla guida sono cresciute del 12% raggiungendo due miliardi di euro. Questi sistemi gettano, inoltre, le basi per la diffusione della la guida autonoma. Entro il 2022, l’azienda investirà circa 4 miliardi di euro sulla guida autonoma e impiegherà oltre 5.000 ingegneri. Per completare il suo portfolio di soluzioni in questo settore, Bosch lavora per rendere il LiDAR pronto per la produzione in serie. Dopo i radar e le telecamere, i LiDAR sono la terza tecnologia di rilevamento fondamentale per lo sviluppo della guida autonoma.

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