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Mazda MX-30, alza i bassi

ROMA (ITALPRESS) – L’ultima pietra miliare nella cooperazione tra Mazda e Bose è arrivata con la più recente generazione delle auto Mazda. Partita con la Mazda3, ha dato alle due aziende l’opportunità di ripensare ancora una volta il convenzionale design del suono a bordo. La soluzione trovata è stata utilizzata con successo in tutti i

ROMA (ITALPRESS) - L'ultima pietra miliare nella cooperazione tra Mazda e Bose è arrivata con la più recente generazione delle auto Mazda. Partita con la Mazda3, ha dato alle due aziende l'opportunità di ripensare ancora una volta il convenzionale design del suono a bordo. La soluzione trovata è stata utilizzata con successo in tutti i modelli successivi, comprese la Mazda CX-30 e la Mazda MX-30, la prima vettura totalmente elettrica del Marchio. I woofer sono stati spostati dalla tradizionale posizione nei pannelli delle porte ai lati della plancia sopra i pannelli poggiapiedi. Questo nuovo posizionamento non solo libera spazio per tasche più grandi sulle porte, ma contribuisce anche a una migliore esperienza sonora: l'energia dei bassi emanata dagli altoparlanti viene riflessa simultaneamente da pavimento, paratia tagliafuoco e pannello esterno, proprio come se si fosse nell'angolo di una stanza. Questo effetto di proiezione dall'angolo crea una riproduzione dei bassi straordinariamente ricca e d'impatto che non risulta nè dominante nè soggetta a distorsioni.
Inoltre, le casse dei bassi ai lati della cappottatura sono integrate da un subwoofer aggiuntivo nella parte posteriore per "uniformare" le prestazioni di bassa frequenza in tutta la cabina. La nuova configurazione, adeguatamente denominata BassMatch, mostra tutto il suo potenziale nella Mazda MX-30. Poichè non c'è la sonorità del motore termico, il conducente e i passeggeri possono apprezzare dettagli ancora maggiori e un'esperienza audio più ricca che mai.
(ITALPRESS).

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