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Da Bmw una “casa” per dar forma a un futuro “verde”

MILANO (ITALPRESS) – Da oggi al 12 giugno House of BMW, la Casa a Milano del costruttore bavarese, si presenta come un polo di dialogo tra persone, arte e tecnologia. Il designer e artista Mike Meirè ha ideato, infatti, un programma di installazioni, performance, workshop e dibattiti in occasione della fiera del design del Salone

MILANO (ITALPRESS) - Da oggi al 12 giugno House of BMW, la Casa a Milano del costruttore bavarese, si presenta come un polo di dialogo tra persone, arte e tecnologia. Il designer e artista Mike Meirè ha ideato, infatti, un programma di installazioni, performance, workshop e dibattiti in occasione della fiera del design del Salone del Mobile, con un focus su connessioni, digitalizzazione e circolarità. L'idea è partita da una domanda, 'Come possiamo progettare tecnologie che rispondano ai bisogni umani, date le sfide del mondo moderno?", alla quale House of BMW ha trovato alcune risposte, che starà ai visitatori scoprire, attraverso le opere degli artisti esposte in via Verri 10 a Milano. Situato nel cuore del quadrilatero della moda di Milano, l'innovativo hub del Gruppo è quindi da questa mattina uno spazio artistico sperimentale e accenderà i riflettori sui temi della connessione, della digitalizzazione e della circolarità.
Il programma di sei giorni "House of BMW: in residence Mike Meirè - Tales from a Neo- Collective Future" prevede installazioni, performance, workshop e dibattiti curati da Mike Meirè direttore artistico, designer, curatore e artista. "House of BMW è la location ideale per questo progetto interdisciplinare", spiega Massimiliano Di Silvestre, presidente e amministratore delegato di BMW Italia. "Qui, tecnologia, design, bellezza e innovazione condividono il palco con la sostenibilità e la circolarità. E al centro, qualcosa di cui abbiamo riscoperto l'importanza negli ultimi anni: il valore delle relazioni interpersonali."
"Tales from a Neo Collective Future" vede gli artisti Botter, Claudia Rafael e Anna Deller-Yee riflettere sullo spirito del tempo. I loro contributi indagano le opportunità e le sfide degli sviluppi tecnologici interpretando le strategie della digitalizzazione.
"Per un designer, l'arte può essere fonte di ispirazione per pensare in modo davvero radicale all'innovazione. Il design è, in un certo senso, la combinazione di arte e tecnologia. -ha dichiarato Adrian van Hooydonk, vicepresidente Senior del BMW Group Design-. Il Salone del Mobile è un contesto stimolante in cui possiamo riscoprire questa simbiosi ancora e ancora". Il BMW Group la Neue Klasse è il simbolo di una nuova mentalità, fondata sulla necessità della transizione. Lo spirito profondo di questo processo può essere riscontrato nell'auto BMW i Vision Circular. La quattro posti completamente elettrica testimonia l'obiettivo del BMW Group di diventare il produttore più sostenibile nel mondo della mobilità premium individuale. E' il punto di partenza per un approccio completamente nuovo. L'economia circolare è stata un elemento determinante nel suo design fin dal primo giorno di sviluppo. La BMW i Vision Circular non è un prodotto finito, è una visione. E questo la collega alle opere d'arte di "Tales from a Neo Collective Future": entrambi sono progetti di ciò che potrebbe essere.
BMW Group Design, House of BMW, Mike Meirè e gli artisti da lui scelti si uniscono in questa filosofia: "Come collettivo di artisti, vogliamo creare uno spazio di produzione in cui iniziare con il sognare e poi creare insieme", spiega Meirè. Il collettivo comprende Lisi Herrebrugh e Rushemy Botter, fondatori e direttori creativi del marchio di abbigliamento maschile Botter. Ispirate alle loro radici caraibiche, le creazioni di moda di Botter riflettono l'impegno sociale e la consapevolezza ambientale, combinati con arte e innovazione. La berlinese Claudia Rafael riunisce l'interfaccia umana e le possibilità della tecnologia nella sua arte digitale - e usa i filtri per mettere in discussione gli ideali di bellezza esistenti. Anna Deller-Yee, che divide la sua vita e il suo lavoro tra Germania e Italia, si descrive come "la designer che dipinge troppo". Combina elementi visivi e narrativi della moda e della pittura. Nel suo lavoro, l'artigianato tradizionale diventa un set di strumenti per esprimere la sua percezione della società.
A Milano lavoreranno con un oggetto riciclato che può essere trovato in tutto il mondo: l'archetipo della sedia "Monobloc". Progettato originariamente come usa e getta, i creativi eleveranno questo prodotto di massa allo stato di pezzi unici su misura, oggetti che cambiano completamente il modo in cui vengono percepiti attraverso un nuovo involucro. Avvolgendo ogni sedia come una scultura tessile - un processo di riciclo radicale - Botter non solo sperimenta con l'ordine convenzionale di cultura alta e bassa, ma sfida i metodi di produzione.
Per "Tales from a Neo Collective Future" Claudia Rafael esplora invece le capacità profondamente umane dell'innovazione tecnologica. Per tutta la durata della mostra, l'artista raccoglie in loco le immagini dei visitatori. Alterando queste immagini attraverso la sua tecnica di filtraggio facciale e rendendole parte di un set di dati in continua crescita, l'artista crea un ritratto di tutti i partecipanti con l'Intelligenza Artificiale. Nel tempo, viene creata un'immagine che simboleggia tutti i visitatori di Neo Collective. Possono sperimentare in modo interattivo il processo di acquisizione del filtro facciale aggiungendo la loro immagine a un "ritratto collettivo" che emergerà alla fine della mostra. Durante il programma, i visitatori possono vedere l'evoluzione dell'immagine in tempo reale. Questa immagine collettiva illustra le contraddizioni della digitalizzazione: il suo anonimato e la sua intimità.
Da parte sua, Anna Deller-Yee potenzia i movimenti collettivi usando il tocco umano, utilizzando la metafora dell'odore della pioggia. In un'opera figurativa, l'artista unisce pittura e ricamo. Un antico sapere dell'artigianato diventa il set di strumenti per esprimere la sua percezione della nostra società. Un arazzo su larga scala composto da materiali diversi esprime come il tocco umano può potenziare i movimenti collettivi, specialmente in epoca digitale.
Durante i sei giorni del Salone si svolgeranno anche una serie di eventi, performance e design talk tra Mike Meirè e Domagoj Dukec (Head of BMW Design) e con gli artisti del collettivo. In aggiunta, in un esempio pratico di produzione sostenibile, una versione in miniatura della BMW i Vision Circular - la visione circolare del BMW Group Design - sarà realizzata dal vivo e senza sprechi nel corso della settimana utilizzando una stampante 3D.
La "Cooking Experience" di Michelle Elie pone al centro un rituale collettivo: l'esperienza condivisa di cucinare e mangiare. E anche l'installazione di Mike Meirè "Lab to Market" racconta qui la sua storia: il caos vivace di un mercato, con tutti i suoi sapori e aromi, che incontra l'ordine tecnologico artificiale di un laboratorio.

foto: ufficio stampa Bmw Group Italia
(ITALPRESS).

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