Sabato 27 Aprile 2024

Ricoperta da formiche: medico e infermieri sospesi

© ANSA
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 Sospesi a partire da oggi medico e tre infermieri in servizio nel San Giovanni Bosco di Napoli tra il 9 e il 10 novembre perché si può ritenere "legittimo il sospetto che tutto il personale di turno sia venuto meno alle proprie funzioni di controllo e vigilanza della paziente per un lungo lasso di tempo abbandonandola di fatto a se stessa e, soprattutto, tra le formiche". Così uno dei passaggi del provvedimento di sospensione dal servizio, notificato anche ai vertici del nosocomio e annunciato ieri sera dalla Regione, per il sanitario e per i tre infermieri di turno quando è stato girato il video, divenuto subito virale, di una donna extracomunitaria di 71 anni ricoverata e intubata nell'ospedale, sommersa di formiche. É quanto fa sapere Mario Forlenza, direttore generale della Asl Napoli 1. "Non ci è sfuggita la particolare attenzione anche sotto il profilo mediatico - dice Forlenza - per la sospetta totale omissione o comunque superficialità nella vigilanza delle condizioni minime igieniche sanitarie in cui i ricoveri devono essere garantiti".

    "Chiederemo al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, un dettagliato piano di interventi affinché episodi simili non si verifichino più" fa sapere il ministro della Salute, Giulia Grillo, in attesa dell'esito delle ispezioni.

    "Sono state avviate tutte le procedure per accertare responsabilità e cause di quanto avvenuto" dice il direttore Matarazzo. Se tra familiari e pazienti monta l'indignazione, a sorpresa sono i familiari della signora cingalese a spezzare una lancia in favore del presidio medico napoletano. Non solo - fanno sapere - non sporgeranno denuncia. Ma - tramite il consigliere Borrelli - fanno pervenire la loro gratitudine al presidio partenopeo che si è preso cura della donna che, già gravemente malata, doveva rientrare in Sri Lanka lo scorso 22 ottobre. Un desiderio, il ritorno nella terra natia, forse l'ultimo date le condizioni, che si scontrò con il no della compagnia aerea che non dette l'ok al viaggio in assenza di un medico. L'approdo al San Giovanni Bosco, in condizioni già compromesse, fu la soluzione naturale vista la vicinanza all'aeroporto.
   

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