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Menarini punta a Est, 425 mln di fatturato nel 2018 in Asia

Menarini, prima azienda farmaceutica italiana, punta sempre più ad Oriente facendo registrare per il 2018 una crescita a due cifre nell'area Asia-Pacifico: il fatturato 2018 in questa regione ha infatti toccato i 425 milioni di euro, con una crescita del 17,9% rispetto al 2017. E' un bilancio positivo quello annunciato dal Board director e membro del Cda di Menarini Asia-Pacific Luca Lastrucci che, dalla sede di Singapore, conferma l'obiettivo già indicato di raggiungere il traguardo di 1 mld di euro di fatturato nell'area entro il 2022.

    Attualmente, l'area Asia-Pacifico rappresenta circa l'11% dell'intero fatturato del Gruppo Menarini, ma si punta ad un'ulteriore espansione: "L'Asia, ed in particolare la Cina, sono un mercato in crescita e rappresentano una grande opportunità. Si tratta - spiega Lastrucci - di una delle aree del mondo più interessanti per la farmaceutica. Menarini è presente in 12 Paesi dall'area ma il nostro obiettivo è ora puntare in modo più deciso alla Cina, che da sola rappresenta il 50% dell'intero mercato asiatico, portando i nostri farmaci". Di certo è una sfida non da poco: "La Cina - sottolinea Lastrucci - è un Paese molto protezionista e per lanciare un farmaco è necessario un periodo minimo di 6 anni e almeno 10 milioni di euro di investimento in Ricerca poichè è obbligatorio rifare gli studi registrativi delle molecole in loco, anche per molecole e farmaci che sono già registrati in Usa e Europa". Menarini, afferma, "ha un programma di registrazioni dal costo di 40 mln di euro in questo Paese; si tratta di un grande investimento ma riteniamo fondamentale crescere in questa parte del mondo.

    Insomma, è un'operazione di lungo respiro ma questa è una sfida che non si può non cogliere". A confermarlo è anche Pietro Corsa, General manager di Menarini Group, che non esclude la possibilità di acquisizioni anche in Cina. Menarini è già presente in Cina con 9 farmaci, tra cui medicinali gastrointestinali e per la salute maschile (come il trattamento dell'eiaculazione precoce), e 6 studi registrativi sono in corso per farmaci contro l'ipertensione, angina pectoris, patologie respiratorie ed anche due antibiotici.

L'Asia-Pacifico si conferma dunque l'area di più ampio sviluppo di Menarini, che è anche partner di varie multinazionali farmaceutiche per la commercializzazione dei loro prodotti sul mercato asiatico, un ambito questo che equivale al 50% del fatturato aziendale di Menarini nella regione. Per puntare alla Cina, però, fondamentale è captare i bisogni della popolazione in crescita, come sottolinea il nuovo Ad di Menarini Asia-Pacific, il cinese Albert Lim: "La Cina - spiega - ha bisogno di nuovi prodotti farmaceutici per dare risposte ai crescenti bisogni della popolazione la cui vita media si sta allungando. L'inquinamento dell'aria, ad esempio, rappresenta un grande problema ed è aumentato il bisogno di farmaci contro le patologie respiratorie, così come è un problema in crescita quello dell'antibioticoresistenza". Proprio per facilitare l'ingresso di nuovi farmaci che diano risposta alle esigenze sanitarie della popolazione, ha concluso Lim, "le autorità cinesi si stanno impegnando al fine di ridurre i tempi degli studi registrativi, condizione essenziale per l'apertura di questo mercato a ulteriori prodotti". 
   

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