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Morte cerebrale per la donna grave dopo l'anestesia

"Presenta da stamani i segni clinici di morte cerebrale" la 38enne brianzola ricoverata a Monza per un arresto cardiaco sopraggiunto dopo l'iniezione dell'anestesia da parte di un chirurgo di Seregno (Monza), nel cui studio avrebbe dovuto sottoporsi ad un intervento di chirurgia estetica. E' quanto fa sapere in una nota la Asst di Monza spiegando che "i famigliari hanno espresso la volontà di donare gli organi". La donna è ricoverata nel reparto di Neurorianimazione dell'ospedale San Gerardo di Monza.

La Asst Monza ha spiegato che le condizioni cliniche della paziente "si sono progressivamente aggravate nelle ultime ore". "Le terapie neuroprotettive effettuate, in particolare l'ipotermia terapeutica - è spiegato nella nota -, non sono state sufficienti a frenare l'evoluzione del danno cerebrale iniziato al momento dell'arresto cardiocircolatorio. Gli accertamenti atti a definire l'entità del danno cerebrale post-anossico effettuati in questi giorni convergono nel descrivere l'evoluzione di un quadro di coma postanossico con aumento dell'edema cerebrale e la comparsa di lesioni ischemiche diffuse conseguenza del prolungato arresto di circolo. La paziente presenta da stamattina i criteri clinici di morte cerebrale". Il centro dove la donna è stata colpita da arresto cardiaco sopraggiunto dopo l'iniezione dell'anestesia, è stato posto sotto sequestro e il chirurgo è stato iscritto nel registro degli indagati.

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