L'epidemia di Ebola nella Repubblica Democratica del Congo, dichiarata emergenza per la salute pubblica di interesse internazionale dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, necessita di enormi sforzi per arginare e prevenire la diffusione dell'infezione. Finora oltre 2.500 persone, due terzi delle quali sono morte, sono state colpite dall'epidemia in corso che vede l'epicentro in due province remote del paese, Nord Kivu e Ituri, dove sono in corso attacchi armati verso la popolazione civile.
ActionAid - organizzazione internazionale indipendente impegnata nella lotta alle cause della povertà - che da anni lavora nel territorio di Nyiragongo, provincia del Nord Kivu a nord di Goma, sta aiutando le comunità a prepararsi a fronteggiare eventuali casi di Ebola e a promuovere le giuste pratiche igieniche.
"Stiamo lavorando insieme a molti gruppi di donne radicate nelle comunità locali e che hanno la fiducia della popolazione locale. Parliamo con le famiglie, soprattutto con le donne, perché spesso sono le prime a rispondere alle emergenze come questa, e sensibilizziamo su come prevenire e controllare l'epidemia di Ebola, affrontando anche i pregiudizi sbagliati sulla malattia, che sono tra le cause della diffusione del virus. Ogni aggiornamento sugli alert e le misure sanitarie emanate dal Ministero della Salute vengono tradotti e diffusi nelle lingue locali e spiegate nel dettaglio" sottolinea Saani Yakubi, ActionAid DRC Country Director.
La prevenzione in ogni comunità viene condotta dallo staff di ActionAid attraverso sessioni pubbliche di formazione con domande e risposte, utilizzando immagini esplicative e intuitive sui segni distintivi della malattia, su come il virus si trasmette dagli animali selvatici agli esseri umani, in che modo tra le persone, e come ci si infetta toccando il corpo di una persona morta a causa del virus, i suoi vestiti e gli altri oggetti.
Le misure preventive contro Ebola - uso di disinfettanti e frequenza della pulizia delle mani soprattutto nei luoghi pubblici, vaccinazione e misure di sicurezza nelle scuole - sono promosse nei villaggi di tutta l'area e le donne coinvolte sono incoraggiate ad uscire e a trasmettere le informazioni alla comunità e ai membri delle rispettive famiglie. La raccomandazione a tutta la popolazione di Nyiragongo, che vive vicino al Parco Nazionale del Virunga, è quella di evitare qualsiasi contatto con animali selvatici che costituiscono un possibile veicolo dell'infezione.
La risposta di ActionAid a questa nuova emergenza prevede anche la stretta collaborazione con il governo congolese e le altre organizzazioni locali per assicurare che informazioni accurate e chiare siano condivise con le comunità, in varie lingue, il lavoro a stretto contatto con i colleghi di ActionAid Uganda per aiutare a controllare la diffusione della malattia al di là delle frontiere. Inoltre, è prioritario che tutto il personale lavori nella massima sicurezza: "Ci occupiamo dei nostri operatori e dei partner per garantire che proteggano se stessi e gli altri dall'infezione. I nostri uffici e veicoli sono dotati di disinfettanti per le mani, bacinelle per il lavaggio delle mani e del materiale informativo su Ebola del Ministero della Salute" continua Saani Yakubi, ActionAid DRC Country Director.
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