Domenica 28 Aprile 2024

Invecchiamento cerebrale, tra i fattori di rischio il sovrappeso

Secondo uno studio condotto presso l’università di Miami e pubblicato sulla rivista Neurology, le persone che nella fascia di età compresa fra 60 e 70 anni, hanno un indice di massa corporea superiore a 25 e un girovita superiore a 91, sperimentano un decadimento cognitivo superiore alla media. Gli autori dello studio sono arrivati a tali conclusioni dopo aver reclutato 1289 volontari, età media 64 anni; a inizio studio per tutti è stato misurato l’IMC e il girovita.  Per 346 volontari è stato rilevato un IMC inferiore a 25, ovvero nella norma. Per i volontari normopeso anche il girovita, che pure differisce fra uomini e donne si è attestato sugli 84 cm. I volontari con un IMC compreso fra 25 e 30 sono risultati 571 e sono stati classificati come in sovrappeso e il loro girovita ha misurato mediamente 91,6 cm. Per 372 volontari è stato riscontrato un IMC superiore a 30 e un girovita di 104 cm. Questo gruppo è risultato composto da persone obese. Dopo 6 anni tutti i volontari,  si sono sottoposti a scansione cerebrale con risonanza magnetica per misurare lo spessore della corteccia cerebrale, il volume generale del cervello e altri fattori. Dall’analisi dei dati è emerso che maggiore è l’IMC meno spessa è la corteccia cerebrale, tale correlazione è rimasta anche tenendo conto dei fattori di rischio che possono influenzarne lo spessore come l’ipertensione, l'uso di alcol e il fumo. Alla stessa maniera tanto più largo è stato il girovita tanto più sottile la corteccia. Una corteccia sottile rappresenta un fattore di rischio per lo sviluppo di Alzheimer. Vista l’associazione, una perdita di peso potrebbe associarsi a migliori funzioni cognitive e protezione contro lo sviluppo di demenza.

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