Riconoscerla è difficile, trattarla richiede pazienza: l'emicrania è fra i disturbi più frequenti a tutte le età, ma molti stentano ad ammettere la cronicità del loro malessere, rendendo più lunghi i tempi di cura. In Italia ne soffre oltre l'11% della popolazione: un dato importante, ancor più se si considera che questi sono solo i casi accertati. Colpite maggiormente le donne: gli uomini rappresentano il 5% del dato, in un rapporto di 3 a 1. Sono poi gli anziani a sopportarne gli effetti maggiori, perchè affetti da forme croniche. Non mancano all'appello i bambini: per loro questo disturbo può sfociare un ulteriori problemi, come forti nausee, vertigini e dolori agli arti. Sintomi e tipologie Diversa dalla cefalea, che si traduce nel classico "cerchio alla testa", l'emicrania può essere senza o con aura, a seconda della sintomatologia: nel primo caso il dolore è intermittente e colpisce il volto o parte del cranio e spesso è preceduto da alcuni campanelli d'allarme come sbadigli, depressione, alterazione dell'umore e fame nervosa; può durare fino a tre giorni ed è importante non fare sforzi durante l'attacco. L'emicrania con aura, invece, è preceduta da piccoli segnali, come formicolio agli arti e disturbi visivi ed è caratterizzata da un dolore meno intenso. Classici sintomi sono anche fiacchezza e disturbi nel linguaggio, anche se meno frequenti. Soluzioni tradizionali Fondamentale nel trattamento dell'emicrania è il fattore tempo: il dolore, infatti, tende ad aumentare col passare delle ore, perciò è necessario prendere provvedimenti fin dalle prime manifestazioni: spesso sono efficaci analgesici e antidolorifici, ma ogni caso è sempre raccomandato affidarsi ai consigli del medico, che saprà indicare i farmaci più adatti. Le novità della ricerca Dai laboratori arriva poi una cura innovativa contro l'emicrania legata ai cosiddetti anticorpi monoclonali: questi infatti aiuterebbero, se assunti con regolarità, ad attenuare notevolmente la formazione e l'entità del disturbo, andando ad agire sul gene recettore del paptide correlato al gene della calcitonina, fra le cause del dolore. Il farmaco, testato nei principali centri italiani e reperibile solo su prescrizione medica specialistica, prevede una somministrazione in fiala per via sottocutanea, in modo da non interferire con la quotidianità dei pazienti. La cura ha lo scopo di alleviare e prevenire il disturbo, data la sua alta incidenza nella vita quotidiana, in particolare a livello professionale: ben il 14% delle assenze sul lavoro, infatti, sono dovuti a forti attacchi di emicrania, che rendono difficile persino il contatto con la luce e i rumori più tenui.