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Sigarette elettroniche, scatta l'allerta in Italia: potrebbero provocare lesioni polmonari

Sigarette elettroniche nell'occhio del ciclone: secondo l'Istituto Superiore di Sanità potrebbero provocare gravi lesioni polmonari.

Per queste ragioni l'Iss ha diramato in Italia un'allerta di livello 2 (su 3) e ha chiesto al Ministero della Salute di vigilare sulla "grave malattia polmonare tra le persone che utilizzano le sigarette elettroniche (svapo), con causa sconosciuta", segnalata negli Stati Uniti. Il sospetto fondato delle autorità di controllo è che in America le e-cig vengano usate in modo improprio, ossia utilizzando al posto dei normali liquidi in commercio droghe illegali.

La decisione dell'Europa e dell'Iss arriva dopo il focolaio di malattia polmonare associata all'uso di prodotti per e-cig registrato negli Usa. "L'assenza di un nesso di causalità tra i casi di malattia polmonare e una singola sostanza, marchio o metodo di utilizzo lascia i Paesi europei, tra cui l'Italia, in una situazione di allerta - spiega l'Iss sul proprio sito -. Proprio perché la sigaretta elettronica è un 'sistema aperto' in cui si può inserire il prodotto che si preferisce, è fondamentale fare estrema attenzione alle modalità di utilizzo di questi dispositivi".

All'1 ottobre, 48 Stati americani e 1 territorio Usa hanno segnalato ai Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) 1.080 casi di malati "sospetti" e 18 decessi. Tutti i pazienti hanno riferito di usare sigarette elettroniche, dispositivo che permette di inalare vapore, generalmente aromatizzato e contenente quantità variabili di nicotina, senza che avvenga combustione del tabacco come nella sigaretta tradizionale. "È necessario un atteggiamento di massima prudenza - sottolinea l'Iss - Troppe sono ancora le informazioni che non si conoscono sugli effetti sulla salute, specialmente a lungo termine, di questi prodotti ed è importante che operatori sanitari e cittadini siano informati su 'ciò che non sappiamo'".

In Italia - secondo i dati del Rapporto nazionale sul fumo 2019 - sono circa 900 mila gli utilizzatori di e-cig con più di 15 anni di età. "Di questi l'80,1% si dichiara consumatore 'duale', cioè fuma sia le sigarette tradizionali che quelle elettroniche - ricorda l'Iss - Inoltre, il 72,3% dei consumatori usa liquidi di ricarica contenenti nicotina: in particolare, il 24,3% usa liquidi a base sia di nicotina sia di altre sostanze; il 48% con solo nicotina. Infine, il 5% dei fumatori (occasionali o abituali) di sigaretta elettronica, prima di utilizzare l'e-cig non risulta aver mai fumato".

"I Cdc - rimarca infine l'Iss - segnalano inoltre che molti casi sono collegati all'utilizzo di prodotti acquistati attraverso canali non ufficiali e da rivenditori non autorizzati. Al momento nessuna singola sostanza o prodotto di sigaretta elettronica è stato associato alla malattia (pur se la causa sospetta sembra essere un'esposizione chimica)".

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