Sono già partiti i primi sintomi dell'influenza stagionale, in Italia. Che siano raffreddore, febbre o dolori articolari, per strada, negli uffici, sui mezzi pubblici è già tutto un tossire, starnutire e soffiarsi il naso.
Secondo le stime, la nuova stagione influenzale colpirà circa 6 milioni di persone e vedrà protagonisti virus più "insidiosi" rispetto agli altri anni. Per questo, gli esperti raccomandano di prepararsi all’inverno proteggendosi con il vaccino anti-influenzale.
La campagna vaccinale promossa dal Servizio Sanitario Nazionale inizia proprio in questo periodo, precisamente dalla metà di ottobre alla fine di dicembre. Secondo i dati diffusi dell’Osservatorio Influenza, sono in circolazione due nuove varianti dei virus, H3N2 – H1N1. In particolare l’H1N1 nella fascia d’età pediatrica e l’H3N2, nella popolazione anziana, possono sviluppare forme influenzali particolarmente impegnative per l’organismo con scarse difese immunitarie e provocare un rischio maggiore di complicanze. Gli altri virus in circolazione sono B/Colorado e A/Kansas, già noti ai ricercatori perché si sono diffusi nelle precedenti stagioni.
La vaccinazione potrà essere effettuata gratuitamente fino al 31 dicembre: eccetto per i bambini che vengono sottoposti per la prima volta alla vaccinazione, per tutto il resto della popolazione una sola dose di vaccino è in grado di garantire un’adeguata immunizzazione per tutta la stagione.
In particolare, i vaccini sono raccomandati a chiunque soffra di una patologia cronica, indipendentemente dall’età, e agli over 65, soprattutto per i soggetti asmatici e quelli che potrebbero trasmettere l’infezione a persone ad alto rischio di complicanze, per esempio medici e personale sanitario o anche i familiari e i contatti di chi potrebbe andare incontro a complicazioni serie in caso di influenza. Dovrebbero vaccinarsi poi alcune categorie di lavoratori che forniscono servizi di pubblica utilità, come i poliziotti e i vigili del fuoco, e chi si trova a contatto con animali che potrebbero trasmettere virus influenzali non umani (come allevatori o veterinari).
E una volta fatto il vaccino? Attenzione a non confondere i sintomi dell'influenza con quelli di un semplice raffreddore. Spesso l’efficacia della vaccinazione viene messa in dubbio per una mancata conoscenza delle differenze tra i virus che sono protagonisti dell’influenza e gli altri 250 virus responsabili di forme para-influenzali con sintomi simili, perché coinvolgono le alte vie respiratorie con il classico quadro tosse/raffreddore/mal di gola.
L’influenza vera e propria si manifesta con febbre alta oltre i 38°, dolori osteoarticolari/muscolari insieme a tosse, raffreddore naso che cola, mal di gola. Se non si aggiungono complicanze, solitamente l’influenza impegna l’organismo dai 5 ai 7 giorni. E la convalescenza dopo la fase acuta, contrariamente a un semplice raffreddore, richiede qualche giorno in più.
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