"La predisposizione genetica a sviluppare un tumore non è entrata nel patrimonio conoscitivo della collettività che pur sapendo di essere ad alto rischio di ammalarsi, non fa una prevenzione adeguata: a breve partirà uno screening con un nuovo test genomico a basso costo per caratterizzare tutti i tumori e comprendere quali pazienti si siano ammalati a causa di una predisposizione ereditaria. Questo test permetterà di curare meglio i pazienti e di avviare piani di prevenzione mirata nei familiari a rischio". Lo ha annunciato il ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenendo alla presentazione de 'I giorni della ricerca' promossi dalla Fondazione Airc.
E' questo, ha spiegato il ministro, "uno di tre importanti progetti strategici che sono stati finanziati e partiranno il prossimo gennaio". E' "evidente - ha commentato - che l'oncologia personalizzata sta trasformando radicalmente l'approccio al paziente oncologico. Ogni paziente ha la 'sua malattia', diversa da quella di tutti gli altri. Le terapie sperimentali più adatte per ciascun paziente spesso non si trovano nell'ospedale in cui si viene curati e i pazienti si muovono cercando le migliori competenze per la loro specifica malattia".
Secondo Speranza occorre però "evitare che lo facciano senza un indirizzo preciso e quindi bisogna fare rete tra le diverse strutture, considerando i pazienti quali assistiti non di un ospedale, ma dell'intero servizio sanitario nazionale". La "sfida cui siamo tutti chiamati - ha concluso - è quella di costruire una vera e propria comunità medica che accompagni il paziente all'interno di un percorso condiviso, diagnostico, terapeutico e riabilitativo, che renda il Servizio sanitario più funzionale e facilmente accessibile a chi ha bisogno, superando le frammentazioni che generano disuguaglianza".
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