ROMA (ITALPRESS) - In questi giorni, assieme alle calciatrici impegnate nella Final Four della Supercoppa Timvision, scenderà in campo una squadra particolare: è la "Formazione della Dieta Mediterranea", il fiore all'occhiello di #unapassionedanutrire, il progetto di responsabilità sociale lanciato dalla Divisione Calcio Femminile grazie al premium partner Esselunga e con la collaborazione scientifica della SINU (Società Italiana di Nutrizione Umana). La SINU collabora con il Settore Giovanile Scolastico FIGC integrando in progetti di sviluppo un'intensa attività di cultura e di formazione sull'alimentazione, fondamentale nella crescita dei ragazzi. L'obiettivo della campagna di comunicazione - promossa sui canali social della Divisione e di Esselunga - è quello di sensibilizzare al rispetto di un'alimentazione sana, attraverso la valorizzazione dello stile alimentare riconosciuto nel 2010 dall'Unesco tra i "patrimoni immateriali dell'umanità". Per divulgare i suoi concetti alimentari principali verrà utilizzato il linguaggio di un altro patrimonio immateriale, il calcio, attraverso una vera e propria formazione in cui le funzioni tattiche di ogni reparto sono state associate alle funzioni dei cibi principali della dieta mediterranea: a "proteggere il risultato" in porta e in difesa agrumi, pomodori e broccoli; a "costruire gioco" a centrocampo pesce e legumi; a "segnare" in attacco l'olio, protagonista che ben si sposa alle tradizioni della regione che ospiterà la Supercoppa, la Liguria.
Il progetto sarà arricchito nei prossimi giorni da quattro interviste video a quattro calciatrici delle squadre protagoniste (Laura Giuliani per la Juventus, Stephanie Ohrstrom per la Fiorentina, Alessia Piazza per il Milan e Annamaria Serturini per la Roma), che ci parlano del loro rapporto con l'alimentazione e con la scelta dei cibi più salutari. Con questa campagna sulla Salute e la Prevenzione, lanciata in occasione del primo importante appuntamento calcistico del 2021, si conclude il primo anno di programmazione di Responsabilità Sociale della Divisione.
"Siamo consci - spiega il presidente della Divisione Calcio Femminile Ludovica Mantovani - di quanto il nostro mondo sia un veicolo strategico per arrivare alle famiglie italiane tramite l'immagine incisiva delle nostre atlete. Programmare un'attività di divulgazione con il nostro partner Esselunga sul tema delicato della prevenzione con il sostegno di un 'braccio scientificò come quello della SINU è la strada giusta da intraprendere per costruire la nostra credibilità a 360 gradi".
Roberto Selva, Chief Marketing & Customer Officer di Esselunga commenta: "Siamo molto orgogliosi di essere partner della Divisione Calcio Femminile e di sostenere questa campagna. Esselunga, food company oltre che retailer, riserva grande importanza alla promozione di iniziative di sensibilizzazione sulla sana e corretta alimentazione per aumentare la consapevolezza di ciò che si mangia, sia nei bambini che negli adulti. Siamo impegnati nella ricerca per migliorare le caratteristiche nutrizionali dei prodotti che realizziamo direttamente e l'attenzione per la qualità è massima. Questa iniziativa - conclude Roberto Selva - è un ulteriore contributo alla diffusione dei corretti stili di vita".
Livia Pisciotta, Docente di Scienze Dietetiche presso l'Università di Genova, referente scientifico di SINU Liguria, sottolinea: "La SINU, società scientifica nazionale che riunisce studiosi ed esperti di tutti gli ambiti legati al mondo della nutrizione umana, è impegnata in particolare nella ricerca scientifica ma pone tra i suoi obiettivi, anche l'informazione e l'educazione in campo alimentare, per cui ha colto la proposta di collaborazione con la Divisione Calcio Femminile con grande entusiasmo".
Francesco Sofi, Segretario Nazionale SINU e Docente presso l'Università di Firenze, che ha curato la comunicazione scientifica attraverso il linguaggio del calcio, commenta: "E' un'iniziativa lodevole che abbiamo sposato volentieri, anche perchè rappresenta il connubio tra due dei più importanti fattori preventivi, l'alimentazione e l'attività fisica, proprio a qualche mese dal Decennale del Riconoscimento del Patrimonio Immateriale dato dall'Unesco alla Dieta Mediterranea".
(ITALPRESS).
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