ROMA (ITALPRESS) - Il Coordinamento CIMO Emergenza-Urgenza si associa in questo momento di crisi pandemica a SIMEU (Società Italiana di Medicina di Emergenza-Urgenza) che ha stigmatizzato come "grave il mancato coinvolgimento, da parte di AGENAS, dei professionisti dell'Emergenza Urgenza nella stesura delle linee guida per i pazienti affetti da Covid".
E' indispensabile, per Cimo Emergenza-Urgenza, "garantire il soccorso, la presa in carico e l'assistenza a chi è affetto da Covid con sintomi e segni della malattia, un tempestivo trattamento dal territorio al pronto soccorso o al reparto ospedaliero, dove può ricevere cure subintesive ed intensive, come nei reparti di Rianimazione specificamente attrezzati. Invece le Linee Guida Agenas per i setting assistenziali di gestione dei pazienti affetti da Covid-19 non presentano la necessaria completezza per rendere la continuità assistenziale ed i percorsi più sicuri e di qualità ma presentano degli indiscutibili limiti che vanno integrati prevedendo per tutte le fasi dei processi clinico assistenziali la sicurezza delle cure e per chi cura".
Il Coordinamento Medici Emergenza CIMO, che rappresenta i medici che lavorano ed operano quotidianamente sul Territorio Sistema 118 e nei Pronto Soccorso, OBI e nei reparti di Medicina di Emergenza Urgenza auspicano che "il Presidente Nazionale della Società italiana di Emergenza Urgenza (Simeu) Salvatore Manca possa presentare in collaborazione con tutte le figure che operano nell'area delle Emergenza Urgenza del SSN un documento integrativo a quello presentato da Agenas".
Per CIMO Emergenza "la complessità di gestione dell'emergenza urgenza in corso di Pandemia, come nel quotidiano, non può più permettersi di gestire la complessità e l'intensità in modo monocolore. E' necessario cambiare e passare da un sistema sanitario di Emergenza Urgenza che lavora a compartimenti ad un sistema che lavora per Dipartimenti, anche integrati, dove le professionalità e le discipline collaborano in sinergia al fine di garantire il migliore soccorso e le cure. La partecipazione dei professionisti che lavorano sul campo ha infatti valore nella prevenzione e nelle cure primarie quanto quella dei professionisti che lavorano nel Territorio così come quella dei professionisti nelle corsie e negli ambulatori ospedalieri".
(ITALPRESS).