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Il 30 maggio si celebra la XX Giornata nazionale del Sollievo

ROMA (ITALPRESS) – “La giornata del sollievo ci fa riflettere sull’importanza del diritto fondamentale alla salute che va garantito a ogni individuo, soprattutto quando si è più fragili come nei momenti terminali delle proprie esistenze”. Così Roberto Speranza, ministro della Salute, in un video messaggio inviato al webinar di presentazione della XX Giornata nazionale del

ROMA (ITALPRESS) - "La giornata del sollievo ci fa riflettere sull'importanza del diritto fondamentale alla salute che va garantito a ogni individuo, soprattutto quando si è più fragili come nei momenti terminali delle proprie esistenze". Così Roberto Speranza, ministro della Salute, in un video messaggio inviato al webinar di presentazione della XX Giornata nazionale del Sollievo che si celebra domenica 30 maggio.
Un evento che vede l'impegno ormai ventennale della Conferenza della Conferenza delle Regioni, del Ministero della Salute e della Fondazione Nazionale "Gigi Ghirotti". La Giornata nazionale del Sollievo promuove iniziative di sensibilizzazione e solidarietà per diffondere la cultura del sollievo dalla sofferenza fisica e morale in favore di tutti coloro che stanno ultimando il loro percorso vitale.
"Un Paese non può dirsi civile se non è garantita e preservata la dignità umana fino alla fine della vita", ha detto Vincenzo Morgante, presidente Fondazione nazionale Gigi Ghirotti onlus. "Il cammino per mantenere al centro la persona umana presenta ancora degli ostacoli. Bisogna migliorare il raccordo tra i medici generali e i servizi di terapia del dolore, far conoscere la legge 38/2010 e i diritti da essa sanciti, rafforzare la reti sanitarie territoriali per assicurare cure omogenee in tutto il Paese e non dobbiamo dimenticarci che dare sollievo vuol dire anche ricevere sollievo", ha concluso.
"In questi 20 anni molti passi in avanti sono stati fatti -ha detto Raffaele Donini, assessore della Regione Emilia-Romagna e Coordinatore Commissione Salute Conferenza delle Regioni e delle Province autonome -, abbiamo sottoscritto accordi sull'accreditamento delle cure palliative pediatriche e per adulti, definito i profili di volontariato a supporto della terapia del dolore. Il volontariato ha un ruolo decisivo, non è una forza parallela al sistema ma è parte fondamentale di questo. Saremo al passo con le ambizioni lungimiranti della Legge 38/2010 quando considereremo le cure palliative e la terapia del dolore come una questione etica, connessa al concetto stesso di umanità".
"L'attenzione di sistema sulla qualità della vita e non solo sulla cura è determinante per omogeneizzare le politiche fra le regioni, produrre iniziative che vadano nella direzione di mutuare le migliori pratiche e sostenere la ricerca scientifica che in questo ambito può fare la differenza", ha spiegato Donini.
Il parlamentare Giorgio Trizzino ha tracciato nel corso del suo intervento la direzione, gli impegni e le sfide che invitano a una più stretta collaborazione e raccordo tra l'azione del Ministero, delle Regioni e del Parlamento. "Le cure palliative hanno bisogno di recuperare etica della cura e spiritualità che attiene alla domanda di senso come significato per cui si vive il tempo della sofferenza. Sul sollievo e sulle cure palliative si gioca la democrazia matura del nostro Paese e la civiltà", ha detto Francesco Savino, vescovo di Cassano all'Ionio e componente Commissione per il servizio della Carità e Salute della Cei. "Questa Giornata del Sollievo - è intervenuta Livia Turco, coordinatrice Osservatorio per il monitoraggio dell'attuazione della legge 38/2010 istituito da Fondazione Ghirotti - fa i conti con il tempo della pandemia, non si può dimenticare quello che abbiamo trascorso e assumerci la responsabilità del grande cambiamento etico che ci impone. La morte in solitudine ha scosso gli animi di tanti e la dignità del fine vita assume un significato particolare. Il sollievo non riguarda solo il momento finale dell'esistenza ma deve essere una componente costante della cura e della salute per promuovere sempre la dignità della persona. Dobbiamo superare le criticità culturali, facilitare l'accesso alle reti di cura del dolore e investire sulla formazione degli operatori", ha aggiunto Turco.
(ITALPRESS).

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