ROMA (ITALPRESS) - Janssen, azienda farmaceutica del gruppo Johnson & Johnson, ha presentato all'European Hematology Association (EHA) i dati dello studio MAIA di fase 3. Lo studio ha dimostrato che l'aggiunta di daratumumab a lenalidomide e desametasone (D-Rd) ha portato benefici maggiori, e statisticamente significativi, in termini di sopravvivenza globale (OS) rispetto alla sola terapia con lenalidomide e desametasone (Rd) in pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi (NDMM) non candidabili a trapianto autologo di cellule staminali (ASCT) e trattati fino alla progressione della malattia. L'analisi ad interim pre-specificata per la OS ha mostrato, dopo un follow-up mediano di quasi cinque anni (56,2 mesi), una riduzione del 32 per cento del rischio di morte nel braccio D-Rd rispetto al braccio Rd.
"Il trattamento del mieloma multiplo diventa sempre più complesso ad ogni ricaduta. E' fondamentale, perciò, cercare di ottenere un trattamento più efficace e una migliore sopravvivenza con la terapia di prima linea - afferma Thierry Facon, Professor of Haematology at Lille University Hospital, Lille, France and study investigator -. I risultati di questo studio sostengono il trattamento in prima linea con daratumumab come un nuovo standard in grado di allungare la sopravvivenza e migliorare gli esiti clinici nei pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi non idonei al trapianto".
(ITALPRESS).