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Covid, solo in 5 Regioni indicazioni per rafforzare il tracciamento

ROMA (ITALPRESS) – Ad oggi, solo cinque regioni hanno emanato provvedimenti atti a definire linee guida, piani, programmi etc. volti a rafforzare il tracciamento e la prevenzione per Covid-19. In particolare, si tratta dell’Abruzzo, della Calabria, della Liguria, della Lombardia e del Veneto, secondo l’analisi dei provvedimenti delle Regioni e delle Province Autonome in merito

ROMA (ITALPRESS) - Ad oggi, solo cinque regioni hanno emanato provvedimenti atti a definire linee guida, piani, programmi etc. volti a rafforzare il tracciamento e la prevenzione per Covid-19. In particolare, si tratta dell'Abruzzo, della Calabria, della Liguria, della Lombardia e del Veneto, secondo l'analisi dei provvedimenti delle Regioni e delle Province Autonome in merito all'emanazione di indicazioni per screening, tracciamento e contact tracing per Covid-19 aggiornata al 5 luglio 2021. E' quanto emerso dalla 60ma puntata dell'Instant Report Covid-19 - https://altems.unicatt.it/altems-covid-19 - una iniziativa dell'Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell'Università Cattolica di confronto sistematico dell'andamento della diffusione del Sars-COV-2 a livello nazionale. Il contact tracing acquisisce una funzione cruciale ora che l'incidenza dei contagi è sotto i 50 nuovi casi settimanali per 100.000 abitanti e quindi i focolai sono controllabili. "Ancora una volta risulta differente il comportamento delle Regioni/PA in merito all'emanazione di indicazioni per screening, tracciamento e contact tracing per Covid-19 - afferma il professor Americo Cicchetti, direttore dell'Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi sanitari dell'Università Cattolica (ALTEMS) - in quanto al 5 luglio 2021, solo cinque Regioni/ hanno emanato provvedimenti atti a definire linee guida, piani, programmi etc. volti a rafforzare il tracciamento e la prevenzione per Covid - 19. Tali misure, continua Cicchetti, risultano essere di fondamentale importanza per ridurre la trasmissione del contagio ed evitare, così, la conseguente pressione in Terapia Intensiva che assieme alle vaccinazioni sono le uniche armi che al momento abbiamo per contrastare il virus sul territorio". Quanto ai vaccini, in riferimento alle prime dosi somministrate sulla popolazione residente (per 100 ab.) per fascia di età, a livello nazionale si registrano le seguenti percentuali per le fasce di età considerate: 12-19 anni (22,27%), 20-49 anni (52,21%), 50-69 (74,52%), 70-79 (85,52%), over 80 anni (90,97%). La media nazionale (che considera la fascia di età maggiore di 12 anni) è pari al 63,73%.
(ITALPRESS).

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