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Sanità, 4 proposte per cogliere le opportunità della digitalizzazione

ROMA (ITALPRESS) – “Permettere alla Sanità italiana di cogliere le opportunità offerte dalla digitalizzazione ed evolversi verso un sistema a valore aggiunto per i cittadini e per gli operatori della salute, con la volontà di supportare le Istituzioni nell’individuare le opportunità e le esigenze legate alla digitalizzazione della filiera sanitaria”. Questi gli obiettivi da raggiungere

ROMA (ITALPRESS) - "Permettere alla Sanità italiana di cogliere le opportunità offerte dalla digitalizzazione ed evolversi verso un sistema a valore aggiunto per i cittadini e per gli operatori della salute, con la volontà di supportare le Istituzioni nell'individuare le opportunità e le esigenze legate alla digitalizzazione della filiera sanitaria". Questi gli obiettivi da raggiungere attraverso le quattro proposte in materia di telemedicina identificate dal Gruppo di Lavoro "Digital Health e Pharma" di Netcomm, guidato da Humanitas, Medtronic e MSD e presentate alla Camera dei Deputati alla presenza di Nicola Provenza, Intergruppo parlamentare cronicità, Francesco Gabbrielli, Direttore centro nazionale telemedicina, Roberto Liscia, Presidente Netcomm, Nicoletta Luppi, Presidente e Amministratore Delegato MSD Italia, Michele Perrino, Presidente e Amministratore Delegato Medtronic Italia S.p.A., Luciano Ravera, Amministratore Delegato Istituto Clinico Humanitas. La pandemia ha infatti accelerato il percorso di digitalizzazione della sanità, rendendo concrete delle prestazioni e dei servizi da remoto che fino a un anno fa erano considerati futuribili. Durante il periodo pandemico, i servizi digitali si sono dimostrati uno strumento essenziale per garantire la qualità della presa in carico e la tempestività dell'assistenza, favorendo l'azione sinergica tra professionisti sanitari con differenti specializzazioni e sviluppando l'assistenza domiciliare integrata.
Tuttavia, se da un lato le istituzioni hanno permesso il più velocemente possibile alle strutture e al personale sanitario di servirsi delle tecnologie necessarie per prendersi cura dei pazienti più fragili anche a distanza, dall'altro lato la necessità di affrontare tempestivamente e in emergenza le sfide poste dalla pandemia ha prodotto l'affermarsi di norme, pratiche e prestazioni poco coordinate tra le singole Regioni, producendo involontariamente iniquità e diseguaglianze difficili da contrastare in assenza di provvedimenti quadro. In tale contesto, Netcomm ha istituito il Gruppo di Lavoro "Digital Health e Pharma", composto da Humanitas, Medtronic e MSD per supportare le Istituzioni nell'individuare le opportunità e le esigenze legate alla digitalizzazione della filiera sanitaria, mettendo a disposizione un pool di competenze ed esperienze altamente specializzate, che afferiscono ai tre ambiti strategici sui quali si snoda lo sviluppo della digitalizzazione della salute: l'ambito ospedaliero, il contesto farmaceutico e il settore delle tecnologie medicali. Secondo il Gruppo sono due gli ambiti centrali del percorso di digitalizzazione sui quali occorre agire per uno sviluppo efficace e di valore della sanità italiana: una gestione puntuale e interoperabile dei dati sanitari e un approccio strutturato e coeso alla telemedicina rispetto a tutti gli ambiti che concorrono al buon esito delle sue potenzialità.
In particolare, la visione e le proposte avanzate dal Gruppo in materia di telemedicina riguardano quattro ambiti: l'individuazione di standard nazionali, chiari e vincolanti per l'accreditamento degli strumenti utilizzabili per i servizi di telemedicina (quali ad esempio, l'integrazione del Fascicolo Sanitario Elettronico, le modalità e i formati di condivisione delle immagini e la certificazione medicale degli strumenti diagnostici utilizzati); una definizione delle prestazioni di telemedicina che possa garantire al personale sanitario un'adeguata suddivisione del tempo dedicato all'attività ambulatoriale, in presenza e da remoto, definendo anche i requisiti relativi all'erogabilità della prestazione anche al di fuori della sede fisica accreditata; un'adeguata formazione del personale sanitario in modo da sostenere e guidare la transizione digitale del settore sanitario; un puntuale studio della sostenibilità economica delle attività di telemedicina, che ne definisca delle specifiche tariffe in grado di tener conto degli investimenti necessari all'erogazione delle stesse. Secondo la visione del Gruppo, si tratta di quattro snodi fondamentali per valorizzare gli investimenti in telemedicina attualmente previsti dal PNRR, garantendo ai cittadini la possibilità di accedere alle migliori cure disponibili e al personale sanitario di usufruire dei supporti digitali per poter svolgere la propria attività in maniera sempre più efficace.
"Nella nostra esperienza di ospedale policlinico votato all'innovazione, la telemedicina è già oggi un servizio di valore per i pazienti e i loro caregivers. Questa rivoluzione è stata accelerata dalla pandemia, che ha visto Humanitas assistere i pazienti Covid continuando a garantire le cure ai pazienti oncologici del nostro grande Cancer Center. Ad oggi abbiamo effettuato alcune migliaia di televisite e prericoveri a distanza di cui il 25% per pazienti oncologici, molti con malattie rare. In pochi mesi abbiamo già formato all'utilizzo delle nuove tecnologie il 40% del personale sanitario delle aree più sensibili rispetto ai bisogni dei pazienti. Ora, in Italia, la grande sfida è quella della qualità: solo con indicatori e standard comuni le televisite saranno un servizio che agevola i pazienti garantendo la stessa qualità clinica della visita in presenza", ha detto Luciano Ravera, amministratore delegato IRCCS Istituto Clinico Humanitas e Humanitas San Pio X.
"L'industria farmaceutica è un player importante nell'attuale trasformazione digitale e una sfida che si sta imponendo all'intera Pharma Industry è il superamento del concetto di Farmaco inteso come mero prodotto. Per questo motivo, è necessario approdare a una visione che non si concentri solo sul farmaco ma che punti i riflettori sull'intero patient journey, per essere sempre più vicino al paziente e alle sue esigenze. Per andare sempre più verso una medicina personalizzata, sarà necessario garantire una maggiore integrazione delle nuove tecnologie e, in particolare, dell'analisi dei dati (big data e analytics)", ha sottolineato Nicoletta Luppi, Presidente e Amministratore Delegato di MSD Italia.
Per Roberto Liscia, Presidente di Netcomm l'evoluzione verso un sistema sanitario sempre più connesso e a valore aggiunto "è una priorità alla quale l'Italia deve tendere in maniera rapida ed efficace. Netcomm è orgogliosa di aver istituito un Gruppo di aziende di eccellenza, pronto a mettere a disposizione le sue competenze ed esperienze di alto livello per contribuire alla valorizzazione degli investimenti attualmente previsti dal PNRR e supportare concretamente l'evoluzione digitale del sistema italiano. Alla luce degli importanti ed imminenti investimenti previsti dal PNRR, riteniamo sia necessario istituire un tavolo pubblico-privato che garantisca un confronto fattivo e costante tra la filiera sanitaria e le Amministrazioni che si occuperanno dell'implementazione del Piano e che, a regime, possa contribuire all'innovazione digitale del sistema della salute nel nostro paese", ha proseguito.
"Stiamo assistendo a una vera e propria trasformazione del sistema Salute in cui la tecnologia assume un ruolo fondamentale", ha spiegato Michele Perrino, Presidente e AD Medtronic Italia e Strategic CardioVascular Leader Western Europe. "Le aziende che si occupano di innovazione tecnologica diventano partner importanti in questo processo di trasformazione attraverso un lavoro sinergico con tutti gli attori del Sistema, in grado di dare soluzioni concrete. La telemedicina è il mezzo per monitorare gli esiti e i costi e impostare modelli adatti a ottenere risultati migliori in relazione al denaro speso", ha concluso.
(ITALPRESS).

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