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La psicoterapia che guarda al sociale

PALERMO (ITALPRESS) – Una psicoterapia che volge lo sguardo anche alla dimensione politica e sociale, partendo dalla relazione tra terapeuta e paziente e dalla cura del contesto in cui si realizza. Se ne è parlato nel corso della presentazione a Palermo del libro “Psicopatologia della situazione – La psicoterapia della Gestalt nei campi clinici delle

PALERMO (ITALPRESS) - Una psicoterapia che volge lo sguardo anche alla dimensione politica e sociale, partendo dalla relazione tra terapeuta e paziente e dalla cura del contesto in cui si realizza. Se ne è parlato nel corso della presentazione a Palermo del libro "Psicopatologia della situazione - La psicoterapia della Gestalt nei campi clinici delle relazioni umane", curato da Margherita Spagnuolo Lobb e Pietro A. Cavaleri.
In un mondo frammentato e disorientato dalla pandemia e dalla guerra, la psicoterapia necessita di trovare nuovi strumenti e nuove chiavi di lettura. Il volume propone il paradigma della "situazione" per la cura dei traumi e per lo sviluppo del senso di sè, gettando uno sguardo di campo sulle situazioni cliniche in cui lo psicoterapeuta è chiamato a intervenire e proponendo strumenti fenomenologici ed estetici che considerano l'esperienza di tutti i soggetti coinvolti, incluso il terapeuta stesso.
"Il libro sancisce la fine del pregiudizio individualistico, cogliendo anche l'aspetto politico del nostro lavoro, che è fondamentale per capire le nuove forme del disagio - ha sottolineato nel corso della presentazione del volume Giorgio Falgares, professore associato di Psicologia dinamica all'Università degli Studi di Palermo -. E' un testo di psicologia per la politica. Le trasformazioni antropologiche, le nuove forme del disagio e la dimensione politica vanno considerate come una lente complessa per osservare i fenomeni psichici. E' un libro coraggioso, proprio perchè introduce fortemente la dimensione politica, parlando di precariato, disuguaglianze, welfare, esigenze di produzione. Oggi i lavoratori nelle imprese spesso non vengono coinvolti attivamente nel processo produttivo, vengono considerati soggetti passivi, e questo crea un malessere che provoca effetti sulle coppie, sulle famiglie, sugli adolescenti".
"E' un libro polifonico - ha spiegato Adriano Schimmenti, professore ordinario di Psicologia dinamica all'Università degli Studi di Enna "Kore" -. Vi è un nuovo orientamento della psicoterapia della Gestalt che si basa sui concetti di relazione e co-creazione. Al di là della diagnosi, che naturalmente deve esserci, c'è un livello di conoscenza che è quello del "sentire". Questo libro dà voce a diversi modi di "sentire", con un'ottima direzione d'orchestra da parte dei curatori. Invece di parlare della patologia nello specifico - ha proseguito - la scelta è di parlare di condizioni di disagio che nascono nel contesto, nella situazione. Il libro restituisce il senso di un percorso, dalla teoria all'applicazione clinica, integrando diversi modelli".
Per il professore emerito di Psicologia dinamica all'Università degli Studi di Palermo, Franco Di Maria, il volume "approfondisce tematiche serie che sono state per troppo tempo marginali in ambito psicologico".
Dopo Di Maria sono intervenuti i due curatori del libro. Pietro A. Cavaleri, didatta presso l'Istituto di Gestalt HCC Italy ed ex assessore alle Politiche Sociali del Comune di Caltanissetta, ha spiegato come il volume sia nato da un interrogativo. "Il nostro testo di riferimento - Gestalt Therapy - è stato pubblicato per la prima volta nel '51. Ci siamo chiesti, dopo 70 anni, se questo modello vada rivisto, se il suo smalto e la sua novità siano ancora attuali. Da questa domanda è nato un confronto, che si è sviluppato anche in un contesto molto particolare come quello della pandemia".
Per Margherita Spagnuolo Lobb, direttrice dell'Istituto di Gestalt HCC Italy, "molti casi di violenza, come l'ultimo avvenuto in un centro commerciale a Milano, dimostrano la mancanza di attenzione alle cure primarie. Come terapeuti non possiamo mai rimanere solo nelle nostre stanze di terapia - ha aggiunto -, ma volgere sempre lo sguardo al politico e al sociale. E' una piccola goccia nel mare, ma è importante creare sicurezza nelle persone, affinchè possano affermarsi nel mondo con i loro valori".
La presentazione del libro, moderata da Gina Merlo, psicoterapeuta e didatta dell'Istituto di Gestalt HCC Italy, ha avuto il patrocinio dell'Ordine dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Palermo e dell'Ordine degli Psicologi della Regione Siciliana.

- foto Istituto di Gestalt HCC Italy -

(ITALPRESS).

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