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Sanità, firmato il rinnovo del contratto per 550 mila dipendenti

ROMA (ITALPRESS) – Dopo il parere positivo della Corte dei Conti, i lavoratori del settore sanitario hanno un nuovo contratto: Aran e sindacati hanno firmato, nella sede dell’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle Pubbliche Amministrazioni, il contratto collettivo nazionale del comparto sanità per il triennio 2019-2022. “È un contratto importante, prima di tutto perché è

ROMA (ITALPRESS) - Dopo il parere positivo della Corte dei Conti, i lavoratori del settore sanitario hanno un nuovo contratto: Aran e sindacati hanno firmato, nella sede dell'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle Pubbliche Amministrazioni, il contratto collettivo nazionale del comparto sanità per il triennio 2019-2022. "È un contratto importante, prima di tutto perché è il primo dopo la pandemia. Riguarda 550 mila dipendenti del settore sanitario, tra cui gli infermieri che sono in numero maggiore", ha detto Antonio Naddeo, presidente dell'Aran. "Il contratto oltre che prevedere gli aumenti, l'assegnazione dell'indennità specifiche che già la legge di bilancio ha destinato agli infermieri, rivede l'ordinamento professionale, la classificazione del personale all'interno delle aziende sanitarie, lo rende più moderno rispetto al passato. È stato un contratto lungo, una cosa molto complicata ma siamo arrivati alla fine della trattativa e hanno firmato tutte le organizzazioni sindacali, non era mai successo nella sanità, questo è un motivo di grande soddisfazione". Il Ccnl riguarda circa 550mila operatori appartenenti al personale non medico e non dirigente, dipendente del Ssn, degli Izf, degli Irccs, delle Rsa, delle ex Ipab e di altri enti sanitari. Tra le novità del contratto "la disciplina, anche in questo settore, dello smartworking per tutta la parte amministrativa. Poi ci sono degli incrementi importanti che vengono dati che prevedono l'assegnazione di indennità specifiche al personale sanitario", ha spiegatio Naddeo. Tra aumenti tabellari, indennità per le varie figure professionali e fondi per i nuovi ordinamenti e il salario accessorio, il contratto vale a regime quasi 1,3 miliardi, pari a un incremento medio di 175 euro lordi al mese. Conti alla mano si parla di una rivalutazione del 7,22%. L'ultima legge di bilancio, 2021, aveva previsto un premio per i 277mila infermieri, circa la metà del personale non dirigente del Servizio sanitario nazionale. Soddisfatto il sindacato che rappresenta il personale infermieristico: "Questo contratto è importante perché dopo quasi due anni riceviamo gli arretrati di una indennità importante che vale quasi un rinnovo contrattuale, gli infermieri con questo contratto ricevono un aumento contrattuale più elevato, grazie anche alle nostre battaglie. Ci sono delle novità importanti: è un contratto che viene fatto ogni 20 anni, rivede la classificazione del personale e introduce alcuni elementi che sono tipici della dirigenza come il sistema degli incarichi", ha spiegato Andrea Bottega, segretario generale Nursing.

- foto ufficio stampa Aran -

(ITALPRESS).

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