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Monaco “Enorme importanza educazione continua in Medicina”

ROMA (ITALPRESS) – L’importanza dell’educazione continua in medicina “è enorme perchè vuol dire dare ai nostri cittadini delle performance sanitarie di qualità. I nostri cittadini lo meritano, lo merita il nostro Paese e il rispetto della nostra Costituzione”. Così il presidente del Co.Ge.A.P.S. e segretario Fnomceo, Roberto Monaco, in occasione dell’evento “Prospettive e sfide dell’Educazione

ROMA (ITALPRESS) - L'importanza dell'educazione continua in medicina "è enorme perchè vuol dire dare ai nostri cittadini delle performance sanitarie di qualità. I nostri cittadini lo meritano, lo merita il nostro Paese e il rispetto della nostra Costituzione". Così il presidente del Co.Ge.A.P.S. e segretario Fnomceo, Roberto Monaco, in occasione dell'evento "Prospettive e sfide dell'Educazione Continua in Medicina", organizzato da Co.Ge.A.P.S. in collaborazione con A.Ge.Nas. "Lo sviluppo sarà quello di pensare a una formazione sempre più sul campo e vicina ai bisogni non soltanto dei cittadini, ma anche degli operatori sanitari che chiedono una formazione più verso la simulazione, valorizzando il lavoro di tutti i giorni che a volte è sconosciuto - osserva -, e dietro il quale c'è tantissima competenza e tantissimi saperi legati alla formazione che viene fatta quotidianamente dai nostri operatori sanitari".
All'evento presenti, tra gli altri, il ministro della Salute, Orazio Schillaci, è la ministra dell'Università, Anna Maria Bernini. "Ho rivisto la Commissione nazionale per la formazione continua, la convocheremo nei primi giorni di luglio e dovrà focalizzare l'attenzione sulla qualità degli eventi formativi per migliorare le competenze e le abilità cliniche, tecniche e manageriali degli operatori sanitari, con l'obiettivo di assicurare efficacia, appropriatezza, sicurezza ed efficienza all'assistenza prestata dal Servizio sanitario nazionale". Ha annunciato Schillaci, nell'aggiungere che "l'assolvimento dell'obbligo di acquisizione triennale dei crediti formativi non deve essere un mero adempimento formale, ma va inteso come metodo per migliorare realmente la propria professione. La formazione dovrà supportare la crescita della capacità multidisciplinare necessaria per le sfide sanitarie complesse a livello nazionale e internazionale", conclude.
Per la ministra Bernini "il Covid ci ha dato grandi dolori ma anche grandi accelerazioni, sia tecnologiche che di sensibilizzazione deontologica rispetto a quella che viene definita life long learning, ovvero che gli esami non finiscono mai. Per tutta la vita dobbiamo acquisire dati, imparare e trasferirli. Questa, è insieme una norma di legge e un precetto deontologico che i medici conoscono bene. Questa sensibilità c'è, la qualità dei nostri medici è molto alta, sono sicura che si implementerà sempre di più", aggiunge. Bernini, inoltre, torna sulla questione degli accessi alla Facoltà di Medicina spiegando che "il gruppo di studio che abbiamo da subito incardinato nel ministero, ha già detto che esiste la possibilità, e lo si farà dal prossimo anno, di un aumento progressivo e compatibile con i fabbisogni del numero degli iscritti al corso di Medicina e Chirurgia, nella misura del 30%. Quindi ci saranno progressivamente 30mila iscritti in più rispetto ad oggi" nell'arco di 7 anni. Naturalmente - prosegue - il lavoro del gruppo non è finito, perchè dopo aver aperto i corsi di laurea bisogna aprire anche le scuole di specializzazione. Il nostro impegno sarà quello di ottimizzare, sburocratizzare e migliorare la qualità delle scuole di specializzazione".

foto: xb1/Italpress

(ITALPRESS).

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